Spari a Milano: Pm sente a Brescia i primi testimoni
L’inchiesta della Procura di Brescia per accertare quanto accaduto in Tribunale a Milano muove i primi passi
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Ha già mosso i primi passi l’inchiesta della Procura di Brescia per accertare quanto accaduto in Tribunale a Milano, dove l’imprenditore Claudio Giardiello ha ucciso un giudice fallimentare, un avvocato e un coimputato, e ferito altre tre persone prima di essere catturato.
Nell’ambito dell’inchiesta, per la quale è competente Brescia in quanto tra le vittime c’è un magistrato milanese, è già stata raccolta tutta la documentazione riguardante la sicurezza nel Palazzo di Giustizia milanese: dai contratti stipulati con la società di vigilanza alle circolari interne tra i magistrati che hanno la responsabilità della sicurezza nella struttura.
Sono anche già stati sentiti alcuni tra i responsabili delle società dei vigilantes. I reati ipotizzati sono a carico di Giardiello di omicidio plurimo premeditato, tentato omicidio e porto abusivo d’arma, mentre in relazione alle falle nella sicurezza è presa in esame una rosa di ipotesi di reato, tra cui l’omissione d’atti d’ufficio ancora a modello 44, quindi contro ignoti.
«Faremo tutto ciò che è nelle nostre possibilità per chiarire tutti gli aspetti della vicenda», ha spiegato il procuratore generale di Brescia Pierluigi Maria Dell’Osso, che giovedì parteciperà alla riunione tra i procuratori generali e il ministro della Giustizia Andrea Orlando, per fare il punto sulla sicurezza nei Palazzi di Giustizia dopo i tragici fatti di Milano.
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