Sostegno alle donne vittime di violenza: la rete ora raccoglie 78 realtà e istituzioni

L’assessore Morelli: «Regole e azioni condivise sono il riferimento per relazioni stabili»
Lotta contro la violenza sulle donne
Lotta contro la violenza sulle donne
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La costruzione di relazioni stabili tra centri antiviolenza, Case rifugio, servizi socioassistenziali, Forze dell’ordine, servizi sanitari, istituzioni scolastiche e sistema giudiziario è da tutti considerata il presupposto fondamentale per interventi integrati, efficaci e rispondenti ai bisogni e ai desideri delle donne in uscita dalla violenza. Già nel 2014 il Comune di Brescia ha promosso, come ente capofila, la nascita del primo protocollo d’intesa per la costituzione di una rete territoriale a contrasto della violenza di genere.

Il percorso

Grazie a questa iniziativa, negli anni successivi sono state costituite sul territorio provinciale altre reti e ridefinita la competenza di quella che fa capo a Brescia, oggetto da giugno di un nuovo protocollo firmato sinora da 78 realtà, tra cui Prefettura, Forze dell’ordine, Autorità giudiziarie, 27 Amministrazioni comunali, Ats di Brescia, Asst Spedali Civili, centri antiviolenza, gestori di Case rifugio. «Le innumerevoli firme apposte sul nuovo protocollo – ha precisato l’assessore alle Pari opportunità della Loggia, Roberta Morelli presentando il documento in salone Vanvitelliano – danno conto del valore di una rete interistituzionale sempre più forte. Regole e azioni condivise, dunque, che rappresentano il riferimento e formalizzano una corresponsabilità e un impegno condiviso a livello locale».

Sul campo

La struttura operativa della Rete, che si muove dentro questa cornice, ha adottato linee guida che definiscono accesso, accoglienza, valutazione del rischio e individuano progetti personalizzati per affrancare le donne vittime di violenza. Sono state costruite attraverso tavoli tecnici di confronto tra servizi sociali, centri antiviolenza, gestori di Case rifugio e accoglienza, successivamente condivise con le Forze dell’ordine e con le strutture di Pronto soccorso cittadine. Per il biennio 2022/2023 i centri antiviolenza che hanno sottoscritto l’accordo di partenariato sono Casa delle Donne e Butterfly. I primi contatti effettuati dalle due realtà nel 2021 sono stati complessivamente 458 e hanno riguardato richieste di ascolto e sfogo (oltre il 60%), informazioni generiche (58%), richieste di informazioni legali (36%) e supporto psicologico (27%).

Le donne prese in carico nel 2021 sono state 463. Gli autori del maltrattamento sono, in oltre la metà dei casi, mariti, fidanzati. In 457 situazioni sono stati effettuati colloqui di ascolto e sostegno; in 219 è stata attivata la consulenza legale e in 201 la consulenza psicologica. Un sostegno all’autonomia è stato attuato per 25 donne. Butterfly è anche gestore del servizio H24, che si attiva chiamando un numero telefonico dedicato e che interviene sette giorni su sette.

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