Sorial, impresa e semplificazione nella nostra ricetta
Lavoro e innovazione, senza dimenticare l’ambiente e la sicurezza. Il deputato uscente pentastellato Giorgio Sorial è tra coloro che hanno contribuito a scrivere il programma economico del Movimento e gioco forza molte delle sue proposte vanno in questa direzione, in linea anche con quella che è stata la campagna condotta da Di Maio.
Cosa porterà a Roma di Brescia e in che modo pensa di poter incidere sulla città?
Nell’ultima legge di Bilancio sono riuscito a far approvare una norma che consente alle imprese di usufruire di un super ammortamento per le spese in innovazione tecnologica. Questo permetterà alle 120mila micro, piccole e medie imprese bresciane di ottenere importanti sgravi fiscali nell’acquisto di tecnologia. Ma c’è ancora tanto lavoro da fare. Per le aziende di artigianato, per i commercianti, per i lavoratori e per i professionisti nonché per le grandi imprese del nostro territorio. Serve una riduzione strutturale del peso fiscale attraverso un investimento programmato chiaro che permetta anche di ridurre il costo dell’energia ai consumatori, che siano cittadini o imprese. Infine, la semplificazione del peso burocratico attraverso l’eliminazione immediata di oneri burocratici che rallentano lo sviluppo del nostro territorio.
Il M5S punta molto sul lavoro: quali sono le prospettive concrete per il territorio?
Puntiamo su investimenti ad alto fattore occupazionale. Le imprese del nostro Paese che sono intenzionate a investire localmente dovrebbero essere avvantaggiate dai governi e non incatenate con lacci burocratici. I lavoratori dovrebbero essere valorizzati perché il capitale umano è la base di ogni economia prospera. Per questo anche il tema del welfare è un pilastro fondamentale del nostro programma. Le lavoratrici e le imprenditrici che vogliono portare avanti le loro idee e le loro imprese devono essere tutelate e facilitate nel loro percorso professionale. Il costo del lavoro è un ulteriore tema cardine del nostro programma. Dal punto di vista fiscale puntiamo su riduzione e semplificazione. Proponiamo per esempio sull’Irpef tre scaglioni chiari, tutti e tre molto più vantaggiosi rispetto a quelli attuali, e una no tax area allargata fino ai redditi di 10mila euro all’anno (26mila per le famiglie con figli a carico).
Come risolvere la questione sicurezza?
Il nostro Paese ha bisogno di un maggior dispiegamento di forze dell’ordine, che possano davvero garantire la sicurezza del territorio. Da un lato, abbiamo previsto l’assunzione di 10mila uomini nelle forze dell’ordine e dall’altro pensiamo alla costruzione di due nuove carceri, che risolverebbe il problema del sovraffollamento di quelle attuali.
E sul fronte ambiente, se governerete, come pensa di affrontare il nodo Caffaro?
È una questione che abbiamo già affrontato in questi anni, sbugiardando le amministrazioni locali e il Governo, che hanno a più riprese promesso di risolvere la situazione ma non hanno combinato nulla. Bisogna da un lato smettere subito di distruggere il nostro territorio, che continua ad essere utilizzato come discarica di rifiuti tossici. La provincia di Brescia smaltisce 57 milioni di metri cubi di rifiuti tossici, quella di Caserta si ferma a 10 milioni. Se in Campania è «Terra dei fuochi», questa come vogliamo chiamarla se non «Terra dei veleni»? Dall’altro lato bisogna destinare immediatamente i fondi necessari per la bonifica delle zone inquinate della nostra provincia. Le risorse ci sono e si trovano facilmente in un bilancio dello Stato che ogni anno spende circa 800 miliardi di euro.
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