Sono 45mila i bresciani all'estero, numeri raddoppiati
Sono 45mila i bresciani andati all'estero alla ricerca di un lavoro maggiormente remunerativo e in linea con le competenze acquisite o semplicemente di una qualità di vita migliore, in località dove il potere d’acquisto è più alto. Numeri altissimi, raddoppiati negli ultimi 13 anni con un trend in crescita. Oltre 5 mila sono ingegneri, informatici, manager e operai specializzati distaccati all’estero da aziende bresciane che hanno aperto nuove sedi oltre confine. La mobilità è un dato ormai globale, ma se si guarda ai dati forniti dall’Anagrafe degli italiani residenti all’estero (Aire), si vede come la Lombardia lo scorso anno sia stata la prima regione italiana di partenza, seguita da Emilia Romagna e Veneto.
I principali Paesi di destinazione sono in Europa: prima è la Svizzera con più di 9mila bresciani residenti (soprattutto professionisti e imprenditori) , seguita dalla Regno Unito, 5mila, dalla Francia oltre 3700 e dalla Germania, 2600. Sono, infine, oltre 5mila i bresciani che hanno scelto di vivere in Argentina. Gli uomini sono il 52,8% del totale ,le donne il 47,3% e l’età varia dai 35 ai 49 anni. Oltre la metà di chi lascia Brescia per trasferirsi all’estero è celibe (56,3%), il 36% è sposato.
Un nuovo fenomeno intanto si profila all’orizzonte: è quello dei nuovi italiani, figli di immigrati che, dopo aver vissuto a Brescia cercano nuovi sbocchi all’estero, portandosi nello zaino una formazione e una cultura tutta italiana. Una sorta anche in questo caso di export del made in Brescia, destinato a crescere.
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