Sondaggio Ipsos per il GdB: la sfida per la Loggia si gioca su conoscenza dei problemi e competenza

Il distacco fra Laura Castelletti e Fabio Rolfi quanto a notorietà e gradimento, si riflette anche sulla loro immagine e sulla considerazione da parte dei cittadini. La candidata del centrosinistra prevale in tutte e nove le qualità necessarie per un sindaco indicate dal sondaggio.
L’Ipsos, nel suo sondaggio per il GdB (qui la nota metodologica) ha chiesto agli elettori che conoscono almeno due delle personalità politiche citate (il 72% dei 1.100 intervistati che formano l’intero campione) quale sia il candidato che incarna di più le caratteristiche adeguate per guidare l’Amministrazione comunale. Il giudizio - che comunque sconta un’alta percentuale di «non so» - premia Castelletti.
I bresciani che associano all’attuale sindaca facente funzione una buona conoscenza dei problemi della città sono il 34%, contro il 16% che indicano Rolfi. Il 6% degli elettori dicono Valter Muchetti e Viviana Beccalossi, il 4% Federico Manzoni. Il 22% non ha un’opinione, mentre il 6% non riconosce ad alcuno questa qualità. Serietà e competenza sono attribuite a Castelletti dal 31% dei bresciani, a Rolfi dal 14%. Quanto all’onestà ottengono rispettivamente il 29% e l’11% (i «non so» salgono invece al 32% e i «nessuno di questi» al 10%).
Le percentuali dei due principali competitori non si discostano molto da una caratteristica all’altra, segno di una precisa scelta di campo già fatta da una fetta di cittadini che oscilla fra il 40 e il 50%. Il 30% del campione esaminato sente Castelletti più vicina al suo modo di sentire, il doppio di Rolfi. La capacità di innovare è riconosciuta dal 28% alla sindaca facente funzione e dal 13% all’ex assessore regionale. Distacco maggiore per quanto riguarda la capacità di comunicare in modo semplice e diretto: 34% Castelletti, 15% Rolfi. Quanto all’ispirare fiducia, il 30% degli intervistati indica Castelletti e ancora il 15% Rolfi.
L'indipendenza dai partiti
Interessante il dato che riguarda l’indipendenza dai partiti. Entrambi i candidati vengono associati al sistema dei partiti. Solo il 6% degli elettori attribuisce a Fabio Rolfi un’autonomia rispetto ad essi, mentre per Castelletti la percentuale sale al 17. Siamo notevolmente sotto i numeri che si riferiscono alle altre caratteristiche. Il 27% del campione sottolinea che nessuno dei candidati può dirsi indipendente dai partiti; bisogna aggiungere il 33% di cittadini che non ha una opinione in merito. In questa campagna elettorale sia Castelletti (che non ha alle spalle un suo partito) che Rolfi (esponente storico della Lega) si stanno accreditando molto come candidati civici. Una sorta di diffidenza verso i partiti da parte dei cittadini (anche se magari attenuata rispetto al passato), resta.
In questa parte del sondaggio (come del resto in quella che sviluppa le intenzioni di voto) pesano molto i «non so». Gli indecisi, i confusi, gli scettici, coloro i quali devono ancora farsi un’idea. Un terzo del corpo elettorale. Una parte deciderà di non recarsi alle urne, ma la maggioranza è consenso da conquistare nelle settimane da qui al voto. Sapendo che tanti sceglieranno solo all’ultimo.
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