Somministravano farmaci senza autorizzazione, sei condanne

Assolto invece un imputato mentre le cinque famiglie che si sono costituite parti civili riceveranno risarcimenti
Un farmaco (simbolica)
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Il tribunale di Brescia ha condannato sei persone che avrebbero, a vario titolo, somministrato illecitamente, a malati affetti da patologie neuro degenerative, medicinali imperfetti e pericolosi per la salute pubblica.

Tra i condannati c’è anche il medico triestino e già coinvolto nel caso Stamina, Marino Andolina condannato a due anni e due mesi. Condanne per il chirurgo plastico bresciano Erri Cippini, (2 anni e 7 mesi ), Monica Salvi (2 anni e 7 mesi) , Ivana Caterina Voldan ( un anno e 5 mesi), Stefano Bianchi (un anno e 6 mesi), Peter Kellner (2 anni e 2 mesi). Assolto Carmine Scarpa.

Secondo le indagini le terapie erano state spacciate per innovative con cellule staminali e fondate sull’utilizzo degli esosomi, ma che gli inquirenti hanno ritenuto «Prive in realtà di qualunque garanzia di efficacia, sicurezza e qualità, e somministrate in assenza dei prescritti requisiti e delle autorizzazioni». Caduta invece l’accusa di truffa.

Cinque famiglie di pazienti, su ottanta presunte persone offese, si sono costituite parti civili: per loro sono stati disposti risarcimenti immediatamente esecutivi di complessivi 28mila euro. Il pm aveva chiesto pene ben più alte, comprese tra l’anno e i sei anni.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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