Solidarietà a Elisabetta: quei ragazzi vanno trovati
C’è chi propone le maniere forti. Alimentando quel corto circuito in cui si mescolano inciviltà e violenza del branco. Psicologica, nel caso delle angherie ai danni di Elisabetta Fracassi, l’edicolante di corsetto Sant’Agata cui abbiamo scritto ieri. Fisica, per come la prefigura una parte del popolo di Facebook, che sulla pagina del Giornale di Brescia si è sfogato a suon di «prendiamoli a calci» di fronte alla richiesta di aiuto della donna.
No, non sono i calci ad avere la forza di interrompere questa brutta vicenda. In cui una donna di 75 anni viene presa di mira da ragazzini minorenni con scherzi ad uso e consumo, in almeno un paio di casi, dei social. Dove le sue reazioni vengono ridicolizzate, ma dove c’è anche chi prende le sue difese, tanto da portare i membri del gruppo incivile a rimuovere il filmato.
La signora chiede solidarietà, e sempre sulla pagina fb del nostro giornale non sono mancate le parole di vicinanza. Online c’è chi si dichiara triste per il basso livello raggiunto da questi giovani, quindicenni o poco più. C’è chi si chiede dove siano i genitori, sempre che sappiano di queste prodezze. C’è chi si accapiglia sul fatto che questi ragazzi siano o meno extracomunitari, come se la provenienza possa cambiare il modo di leggere questi episodi. Sono italiani, comunque, e se tra loro c’è chi ha una famiglia straniera proprio non conta.
Di certo, è l’opinione condivisa, vanno identificati e trovati. Ai loro nomi si può risalire dai link dei video postati e poi rimossi su facebook e dai relativi commenti. Senza contare che la zona è ricca di telecamere. Poi, chi si assumerà l’onere di spiegare loro che stanno sbagliando? Quelle forze dell’ordine che, racconta la signora, hanno detto di non poterci fare nulla perché sono minorenni? I genitori, se si renderanno conto di quanto accaduto? Forse questi ragazzi hanno già capito di avere sbagliato. In fondo la condanna da parte di una comunità, per quanto virtuale, può servire anche a questo.
Emanuele Galesi
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
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