Soldi per la metro, intesa con il ministero per 10 milioni l’anno
I soldi salva-metropolitana diventano strutturali. O, meglio, saranno garantiti «almeno per i prossimi 10 anni». Comune di Brescia e Ministero delle Infrastrutture hanno infatti definito la convenzione che «disciplina l’erogazione del contributo» previsto dalla legge di stabilità approvata lo scorso dicembre. Si tratta di 10 milioni di euro destinati a coprire una parte dei costi della metropolitana sostenuti dalla Loggia e che di fatto hanno salvato l’intero trasporto pubblico provinciale, visto che hanno consentito al Comune di confermare le risorse (8,5 milioni) per i bus.
Al tempo divampava la polemica tra Regione e Loggia: la metropolitana, inaugurata nel 2013, ha ricevuto da Palazzo Lombardia alcuni contributi una-tantum, ma non è mai entrata nel riparto del fondo nazionale trasporti (in capo alla Regione). Un tema che si è riproposto ogni autunno, per sette anni. Nel dicembre 2020 il «nodo gordiano» è stato tagliato da un emendamento bipartisan alla Legge di bilancio dello Stato, presentato da Simona Bordonali, diventato l’articolo 1, comma 660: «Per consentire la gestione della metropolitana di Brescia è autorizzata la spesa di 10 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2021».
Quell’«a decorrere da» faceva ipotizzare che il contributo non fosse limitato al 2021. Ma non vi era certezza. Anzi, la tesi prevalente era che valesse per un triennio. «In questi mesi - spiega l’assessore alla mobilità di Palazzo Loggia Federico Manzoni - abbiamo lavorato con il Ministero per stabilire le modalità di erogazione delle risorse. Il risultato è stata l’idea di una convenzione». Mercoledì il testo è stato approvato dalla giunta comunale e nelle prossime settimane arriverà la firma digitale. A quel punto il Ministero «erogherà» i 10 milioni per il 2021.
Ma la vera novità della convenzione è l’articolo 6: «Le parti si impegnano dal 2022 a regolare in modo continuativo per almeno 10 anni i rapporti per l’utilizzo delle risorse stanziate» dalla Legge di bilancio del 30 dicembre 2020. «In questo modo - spiega Manzoni - la nuova convenzione consentirà di programmare il quadro economico del trasporto pubblico per gli anni futuri». Il testo messo a punto da Ministero e Loggia mette nero su bianco anche i costi annuali del servizio metropolitano: 17 milioni per l’investimento (oneri finanziari e ammortamenti); 18,9 milioni per il costo di funzionamento (energia, manutenzioni, assicurazione, conduzione tecnica). Voce, quest’ultima, ridotta a circa 12 milioni tenendo conto degli incassi da biglietti e abbonamenti. Resta che il conto per la Loggia è salato. E i 10 milioni fanno dunque un gran comodo.
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