Slot e videolottery: lunedì scatta lo «staccate la spina»

Multe fino a 450 euro per chi non spegnerà nelle tre fasce orarie previste dall’ordinanza comunale
ORDINANZA CONTRO LA LUDOPATIA
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L’iter è stato lungo, ma alla fine l’ordinanza per limitare il fenomeno della ludopatia è arrivata. Dal 12 marzo, a Brescia, le new slot e le videolottery in 3 diverse fasce orarie dovranno essere spente: dalle 7,30 alle 9,30, dalle 12 alle 14 e dalle 19 alle 21.

In tali fasce, quelle in cui il gioco diventa «più massivo» e quindi «più pericoloso», i gestori dovranno staccare la spina, pena una multa di 450 euro e la possibile interdizione della macchina in caso di recidiva. Il provvedimento, che ora interessa solo il capoluogo, dovrebbe essere a breve esteso anche all’hinterland, portando il bacino di interesse dai 200mila abitanti della città ai circa 400 mila della cintura: 14 Comuni (tra cui Rezzato, Borgosatollo, Flero, Botticino, Nave, Collebeato e Roncadelle) hanno già dato l’adesione e stanno lavorando alle specifiche ordinanze sindacali.

L’idea alla base è chiara: il giocatore patologico si sposta, ed è in questa logica che fare rete risulta strategico.

Del resto, le statistiche parlano chiaro. Secondo lo studio condotto dal Comune in base ai dati dell’AAMS, nonostante la diminuzione della raccolta (-15,3%) e della spesa complessiva (-9,5) registrate a Brescia tra il 2013 e il 2016 e nonostante il calo consistente anche degli esercizi autorizzati (passati da 558 a 382), ogni bresciano che vive in città investe in gioco molto più di quanto fanno i residenti in altre città della Lombardia e d’Italia.

Il bresciano spende 1730 euro contro i 1244 degli altri lombardi e i 978 degli altri italiani. Ma perde anche molto di più: 351 euro contro i 254 persi a livello regionale e i 205 lasciati sul tavolo a livello nazionale.

«Questa ordinanza non è una scelta improvvisata o propagandistica ma il risultato di un percorso che parte da lontano e che è stato condiviso con gli operatori» chiarisce il primo cittadino Emilio Del Bono che evidenzia l’impegno profuso a partire dal tavolo contro la ludopatia per arrivare al regolamento comunale dello scorso novembre, alla revisione del regolamento di polizia municipale e all’ordinanza stessa.

«Siamo consapevoli che intervenire sulle macchinette è solo una metà del cielo perché molto altro deriva dai gratta e vinci e dal giochi online, ma abbiamo voluto dare un segnale chiaro alle preoccupazioni del territorio» gli fa eco l’assessore Valter Muchetti che affiancato dal comandante Roberto Novelli e dal collega della polizia commerciale Alessio Fenotti sottolinea come la nostra città, ancora una volta, «faccia scuola».

L’ordinanza, che prevede una revisione nei prossimi 18 mesi per "aggiustare il tiro", spiega il responsabile della sicurezza urbana Luca Iubini, verrà abbinata ad una serie di interventi di sensibilizzazione e prevenzione.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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