Situazione critica a Canton Mombello: l'allarme dei sindacati
«Il personale in servizio non è più sufficiente per garantire la sorveglianza e il rispetto dei diritti dei detenuti». A lanciare l’allarme è il Sinappe, sindacato nazionale autonomo di polizia penitenziaria, che sottolinea come a Canton Mombello, a fronte di 220 operatori previsti, siano in servizio solo 180 persone. E la situazione, già critica da almeno due anni, è destinata ad aggravarsi ulteriormente nei prossimi mesi. «La direzione ha garantito a tutti il diritto alle ferie, ma la gestione dei turni è sempre più ardua» chiarisce Antonio Fellone, segretario nazionale del Sinappe. C’è poi il problema del pensionamento del personale più anziano: 8 gli agenti che lasceranno il lavoro entro gennaio, ma solo 4 all’anno in media i nuovi ingressi. Mentre il numero dei detenuti, 332 quelli attuali, continua ad aumentare.
«A Verziano le cose non vanno meglio: nel reparto femminile per assicurare la sorveglianza necessaria viene richiesto anche ad agenti con più di 50 anni di effettuare turni notturni, in deroga alla legge» spiega Fellone, che sottolinea come alla struttura servirebbero 71 operatori, ma in servizio oggi se ne contano solo 44.
Di qui l’appello alle istituzioni, raccolto dalla commissione carceri di Regione Lombardia, il cui presidente, Fabio Fanetti, ha visitato ieri i due istituti di pena bresciani. «Farò pressioni sul Ministero, esponendo la situazione che ho visto, affinchè venga assegnato altro personale» ha promesso Fanetti. La speranza è anche quella di ottenere fondi per una parziale ristrutturazione di Canton Mombello, che potrebbe migliorare le condizioni di vita per tutti. «Finchè non prenderà forma il nuovo carcere di Verziano, questa struttura non si può considerare dismessa». Cla.p.
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