Sinti e antagonisti in corteo: «Temiamo di essere bruciati»

Sinti e antagonisti dopo gli assalti con roghi e bombe carta al campo rom, alle casette di via Gatti e al Magazzino 47
  • Sinti e antagonisti alla manifestazione al Carmine
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«Noi vogliamo la pace e non vogliamo avere paura di essere bruciati perché siamo sinti». Questo il messaggio scandito dai responsabili del campo di via Orzinuovi che hanno promosso una manifestazione in città dopo l'incendio doloso di quattro auto all'ingresso del campo la notte del 12 febbraio, assieme ai referenti del movimento Diritti per tutti, alla luce delle bombe carta che sono state scagliate sempre nel corso delle scorse nottate contro le casette occupate di via Gatti.

Alla manifestazione nuovo peso ha aggiunto l'attacco incendiario avvenuto al centro sociale Magazzino 47 nella notte tra giovedì e venerdì, anticipata da un corteo nella serata di ieri e da un presidio al Carmine questa mattina.

Dal primo pomeriggio in piazza Rovetta si sono radunate circa 300 persone tra sinti bresciani, antagonisti e associazioni antifasciste. Il corteo sfila ora per le vie del centro e va progressivamente rimpolpandosi: secondo le stime sarebbero oltre 500 i partecipanti alla manifestazione.

Manifestanti in piazza Rovetta

«Facciamo le ronde tutte le notti perché abbiamo paura. - hanno ribadito da parte loro i manifestanti del campo di via Orzinuovi -. Alla politica diciamo che le ruspe devono usarle per ricostruire i paesi terremotati e non per abbattere i nostri campi».

 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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