Sigaretta elettronica: divieto per gli under 18
«Completamente d’accordo» con l’innalzamento del divieto di vendita anche per le sigarette elettroniche da 16 a 18 anni. Così in una nota l’azienda Ovale con sede a Brescia, che con oltre un milione di svapatori in tutta Italia, 400 negozi aperti e oltre mille posti di lavoro creati in poco più di un anno, è l’azienda leader in Italia e nel mondo.
«La regola aziendale - si spiega in una nota - è quella di non istigare al fumo e non vendere ai minorenni. Ovale ha una catena di personale specializzato nella vendita del prodotto e ogni rivenditore viene formato per non "iniziare" al fumo. Ci siamo prefissati esclusivamente di vendere un’alternativa al fumo tradizionale, e lo proponiamo soltanto a chi già fuma. Non c’è alcuna istigazione al fumo da parte dell’azienda Ovale».
Peraltro, precisa la nota, la sigaretta elettronica «non può essere considerata un farmaco perchè non si propone di "curare" nessuno. Un farmaco ha proprietà curative: nel caso delle sigarette elettroniche, non essendoci alcuna velleità di tipo curativo, non si può parlare di farmaco».
L’azienda italiana con sede in via Industriale sottolinea che sta conducendo una serie di studi mirati ad appurare l’effettiva quantità di nicotina che potrebbe essere inalata attraverso la sigaretta elettronica. Le ricerche di Ovale partono da uno studio svolto dalla Fda secondo cui la nicotina effettivamente emessa dallo svapatore è molto meno della metà, a parità di boccate, di quella contenuta nel liquido, che a sua volta è già inferiore rispetto a quella contenuta nelle sigarette tradizionali che sono un prodotto in libera vendita.
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