Siete alla ricerca dell’amore? Don Paganini è il vostro Cupido

Vista la crescita di single in paese, a Cellatica, il parroco propone di dar vita a una nuova socialità
L'idea è quella di creare una nuova socialità
L'idea è quella di creare una nuova socialità
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Arco, frecce e cuori, alla «Stranamore», per uomini celibi e per vedove, che a Cellatica sono in sovrabbondanza ed in progressivo aumento? Ecco la provocazione swiftiana del vulcanico parroco, don Claudio Paganini, che, analizzando assieme a noi i dati demografici pubblicati dal Comune, registra una tendenza particolare.

Se è vero che qui come altrove si diventa più vecchi, più chiusi in casa e più soli, è del tutto particolare la tendenza del paese cellatichese che pur mantenendo invariato negli anni il numero dei matrimoni, vede in aumento il dato dei single agé. «A Cellatica registriamo un boom - conferma don Claudio -. In questi 20 anni c’è un 20 per cento in più di maschi celibi ed in parallelo anche le vedove sono in misura quintupla rispetto ai maschi vedovi. Ci sono tanti uomini single. E tantissime vedove. È un dato anomalo».

A differenza del passato quindi, sottolinea il parroco, oggi la categoria che necessita maggiori aiuti è quella maschile. «Cosa possiamo fare per venir loro incontro? L’idea è quella di far mettere in contatto due mondi apparentemente distanti. Parliamo di celibi e vedove, ma per estensione parliamo anche di quei giovani non sposati che fanno sempre più fatica a trovare l’anima gemella. Siamo così a caccia di luoghi di incontro dove permettere alle persone di conoscersi e di trovare la persona giusta da sposare».

«E lo dimostrano i dati – sottolinea don Claudio - che si mantengono costanti (i coniugati erano 2268 nel 1991 e sono 2398 nel 2018); quel che cambia è che abbiamo dimezzato i nati (21 nel 2019 e 45 nel 2002) e raddoppiato i morti (27 nel 2002 e 44 nel 2019), stiamo tutti quindi abbondantemente invecchiando. Una comunità che diventa anziana perde la risorsa più preziosa, i giovani. Il dato demografico non mente. Ci stiamo spegnendo».

La chiusura dei negozi e la mancanza di luoghi di aggregazione - sommata alla crisi economica imperante e ad una progressiva perdita del valore della famiglia - sono a detta di don Claudio i fattori che contribuiscono ad acuire l’ingrigimento della linea verde. «Tanti negozi sono chiusi, e scarseggiano luoghi di ritrovo per la fascia dai 10 a i 40 anni; a parte oratorio e qualche bar. Dobbiamo permette a tutte le persone sole di trovarsi e conoscersi. È una linea progettuale da seguire, per i prossimi dieci anni per una vita in comunità che sia anche di felicità, meno solitudine per gli anziani, che aumentano, ma anche dei maschi soli che diventano un problema nel futuro  del paese. Reinventiamoci, e reinventiamo la socialità».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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