«Siamo tutti cittadini. Con Cittadini»
«Siamo tutti cittadini. Con Cittadini, per i cittadini-lettori». Corre sul gioco di lettere maiuscole e minuscole l'iniziativa dei giornalisti del Giornale di Brescia e dei dipendenti di Editoriale Bresciana a sostegno del collega Andrea Cittadini accusato di «istigazione alla violazione del segreto d'ufficio». Un appoggio che ha un'unica, necessaria finalità: rivendicare il diritto e il dovere di tutelare le fonti.
L'inchiesta faccia il suo corso e accerti eventuali responsabilità. Tuttavia si contesta con fermezza il metodo: non può essere usata un'inchiesta in corso come pretesto per il sequestro del cellulare con tutto il suo contenuto che deve rimanere riservato. Lo prevede la Costituzione e tutti, giornalisti, magistrati, cittadini, sono chiamati a rispettarla.
«Per questo ribadiamo l'invito - dice il direttore del Giornale di Brescia Nunzia Vallini - a tutti gli investigatori a venire a trovarci a casa nostra e a chiederci conto del nostro lavoro. Abbiamo la moka pronta sul fornello. Ma con il caffè li invitiamo anche a rispettare il nostro mestiere, almeno quanto noi rispettiamo il loro».
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