Sia-Arriva taglia alcune corse per mancanza di autisti: «Un grave danno»
Il trasporto pubblico continua a essere un tema che tiene banco a Brescia, anche quando le problematiche interessano società che operano al di fuori dei confini cittadini e delle zone dell’hinterland.
Dal primo novembre infatti Sia-Arriva - la realtà che si occupa del trasporto extraurbano - ha deciso di sopprimere alcune corse: una scelta dettata dalla mancanza di autisti, che ha destato comprensibile preoccupazioni tra gli utenti e ha portato alcuni consiglieri di maggioranza a intervenire.
«Il trasporto pubblico deve dare l’opportunità a tutte le persone di muoversi - spiega Francesco Catalano di Al Lavoro con Brescia -. Sia-Arriva sta invece trasformando il servizio in uno scuolabus, attivo veramente solo in alcune fasce orarie. La società è privata e si lamenta di non avere autisti: se non è attrattiva il problema è suo, ma deve per forza intervenire per risolvere una situazione grave ed evitare che a rimetterci siano i clienti». La questione è davvero delicata e può avere ricadute pesanti anche a livello sociale sui bresciani che fanno affidamento sul trasporto pubblico per andare a scuola o a lavorare. «Il trasporto pubblico è un servizio essenziale perché utilizzato maggiormente da lavoratori con un reddito medio basso - sottolinea la consigliera della Civica Castelletti Raisa Labaran -: è importante che si investa e la Regione deve intervenire velocemente».
C’è poi l’aspetto ambientale da tenere in considerazione: «L’inquinamento locale è causato per circa un terzo dai trasporti. Le alluvioni fortissime degli ultimi giorni ci mostrano quanto sia urgente tagliare le emissioni di gas serra», si legge nel comunicato firmato anche dalla consigliera di Brescia Attiva Valentina Gastaldi.
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