Sì Tav, No Tav: Alta velocità fuori e dentro la Loggia

In Consiglio passa la delibera per chiedere che Brescia non venga tagliata fuori dalla Tav. Presidio dei No Tav sotto la Loggia.
La Tav passa in Consiglio comunale
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Sì Tav. No Montichiari. La Loggia approva con voto bipartisan le osservazioni che saranno presentate al Ministero dei Trasporti per la Conferenza dei servizi sulla Tav. Nel Consiglio comunale ad hoc, seppur con molti distinguo, si è trovato un accordo condiviso per ribadire con forza che Brescia dovrà essere un nodo nevralgico sull’asse Milano-Verona. Non solo, nel documento approvato (unico voto contrario quello del Movimento 5 Stelle) si chiede di rivedere completamente il cronoprogramma dei lavori tra Brescia e Verona, postponendo per ultimo il cosiddetto shunt, ovvero la deviazione di 32 chilometri che dovrebbe correre a sud di Brescia, tagliando fuori la città per passare a Montichiari all’altezza dell’aeroporto e solo successivamente ricongiungersi alla linea storica per Verona a Calcinato.

In contemporanea al Consiglio, all'ombra di palazzo Loggia è andato in scena un presidio No Tav  per ribadire il «no» ad una infrastruttura dannosa sia in termini ambientali che economici. Secondo i manifestanti, le osservazioni presentate in Consiglio comunale per modificare il tracciato dell’alta velocità rimangono solo cavilli rispetto alla totalità dell’opera. Le istituzioni "dovrebbero sposare la tesi del potenziamento dell’attuale linea ferroviaria evitando lo spreco di denaro pubblico e la distruzione del territorio", è la tesi condivisa anche da Laura Gamba, consigliere comunale del Movimento 5 Stelle, che esibiva la maglietta dei No Tav.

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