Si rompe un tubo, fumo dal tombino: ancora cantieri in via Milano
Riaprono i cantieri in via Milano, a due mesi dall’inaugurazione della strada riqualificata. Colpa di un piccolo tratto della rete del teleriscaldamento, una tubazione non sostituita durante i lunghi mesi del maxi progetto di «rigenerazione», perché ritenuta in buone condizioni e perché i tempi erano stretti (sulla rete del teleriscaldamento si può lavorare solo in estate). Nei giorni scorsi però la tubazione si è rotta, come mostra la colonna di fumo che si alza dal tombino all’angolo tra via Milano e via Villa Glori.
Così A2A ha deciso di intervenire subito. Da lunedì scatteranno i lavori di manutenzione. Tecnici e operai di A2A Calore e Servizi lavoreranno su due turni, dalle ore 6 alle 20-21, sabati compresi, così da accorciare i tempi dell’intervento. L’obiettivo è chiudere il cantiere e ripristinare la via entro giovedì 3 marzo. Per effettuare i lavori via Villa Glori dovrà essere chiusa, in via Manara sarà invece istituto il senso unico (da sud verso nord). Nonostante la presenza del cantiere proprio all’incrocio, in via Milano sarà invece garantito il doppio senso di marcia, regolato dal semaforo. Previste modifiche ai percorsi delle linee 9 e 12 del trasporto pubblico.
La rete
Il teleriscaldamento di Brescia si sviluppa su una rete (doppia) di 670 chilometri. I guasti sono quindi all’ordine del giorno, visto per altro che alcune tubazioni sono vecchie di 30 o 40 anni. Quelle in via Milano risalivano al 1985. Nel progetto di riqualificazione della via, tra il 2018 e il 2020 A2A ha sostituto oltre 600 metri di tubazioni in un tratto di via di un chilometro. Negli altri punti ha effettuato manutenzioni e monitoraggi.
La «sfortuna», come la chiamano i tecnici di A2A, è che si sia rotto un tratto di dorsale proprio all’incrocio con via Villa Glori, un tratto di 10 metri incastonato tra due blocchi dove sono state posati nuovi tubi. Ora si corre ai ripari. Ma da A2A assicurano che l’intera rete è oggetto di costante monitoraggio alla ricerca di guasti e perdite. Si utilizzano diversi strumenti: la misurazione della pressione, il monitoraggio dell’acqua immessa in rete, la termografia da terra e con droni. Ora si sono aggiunti i rilevatori acustici e i georadar. Misure che consentono di individuare (e riparare) un centinaio di guasti l’anno.
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