Si presentano i cippi trovati in via Milano, antica strada romana

Da due anni custoditi in Soprintendenza a Brescia, sono stati studiati e saranno visibili al pubblico
Sui cippi sono state trovate iscrizioni in latino - © www.giornaledibrescia.it
Sui cippi sono state trovate iscrizioni in latino - © www.giornaledibrescia.it
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Sono esposti all’ingresso di Palazzo Porro, in via Gezio Calini 26, sede della Soprintendenza ai beni culturali, i cippi miliari e i reperti tardoantichi rinvenuti nel gennaio 2021 in via Milano, durante i lavori di scavo per il rifacimento delle fognature e dei sottoservizi. E tutta la cittadinanza potrà ammirarli, negli orari di apertura degli uffici che hanno a capo Luca Rinaldi.

I cinque manufatti, realizzati in pietra locale, sono un cippo miliare, una colonna, un cippo rotto in due pezzi, una piccola ara e la base di un piccolo cippo. Su alcuni sono incise iscrizioni, con nomi di imperatori (Diocleziano e Costantino) e anche la scritta «II», ad indicare le due miglia di distanza dal complesso capitolium-foro-teatro, lungo l’asse viario che collegava Verona e Milano, passando da Bergamo e da Brescia. Un’importante strada romana - di ingresso e d’uscita dalla Colonia Civica Augusta Brixia - che passava sotto l’attuale via Milano.

Lo studio

I pezzi rinvenuti nella trincea scavata proprio in quella via, nel tratto tra l’Ideal Standard e la Caffaro, sono stati portati in via Calini, puliti, analizzati; le iscrizioni sono state sottoposte ad uno studio specifico da parte del professor Gian Luca Gregori, ordinario di Epigrafia latina e storia romana presso l’Università Sapienza di Roma.

Il momento della scoperta durante gli scavi - © www.giornaledibrescia.it
Il momento della scoperta durante gli scavi - © www.giornaledibrescia.it

Lo stesso professore che il 24 febbraio alle 15 interverrà nel corso della presentazione al pubblico dei reperti, nella sede della Soprintendenza, alla presenza anche del vertice di via Calini, Luca Rinaldi, della vicesindaca e assessora alla Cultura Laura Castelletti, di Tulio Montagnoli, amministratore delegato di A2A Ciclo Idrico (società che stava effettuando i lavori al momento del ritrovamento) e dell’archeologa Serena Solano, funzionaria di zona, cui subito furono affidati i reperti.

Testimonianza

«Si tratta di un ritrovamento importante - afferma quest’ultima - che conferma il passaggio dell’antica strada romana sotto l’attuale via Milano, ed è anche una conferma di come, soprattutto in area urbana, le scoperte archeologiche possano essere imprevedibili e avvenire anche in zone già manomesse e interessate da precedenti lavori». Non solo. La presentazione dei reperti «nell’anno di Brescia e Bergamo Capitale della Cultura, unisce idealmente le due città ripercorrendo come in un viaggio tardoantico la strada romana che le collegava».

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