Si discute ancora della demolizione della torre Tintoretto
Vertice in Regione nei giorni scorsi per fare il punto sul Contratto di quartiere, lo strumento per la riqualificazione dell’edilizia popolare che ha al centro la torre Tintoretto.
L’incontro con i funzionari milanesi (assente l’assessore Fabrizio Sala) è servito al sindaco Emilio Del Bono, all’assessore Marco Fenaroli e al presidente dell’Aler Ettore Isacchini per fare il punto sul progetto e riannodare le fila della procedura.
Un anno fa è stato sottoscritto il protocollo d’intesa tra gli enti pubblici, Investire Sgr, Fondazione Housing Sociale e Cdp Investimenti Sgr per «la valorizzazione della Tintoretto». Lo scorso ottobre Investire ha presentato uno studio di fattibilità per ristrutturare l’immobile. Ma poco dopo ha anche presentato un’osservazione al Pgt (bocciata) per chiedere l’abbattimento della torre. L’ultimo piano consegnato a marzo ribadisce l’ipotesi demolizione e ricostruzione.
Del Bono per ora tiene la barra dritta sulla ristrutturazione (questo prevede l’attuale Pgt). Nelle prossime settimane ci sarà un nuovo incontro con Investire e Cdp per capire se c’è margine di trattativa.
«Se Investire non prenderà in considerazione la ristrutturazione - ha detto in serata Isacchini - credo che il Comune abbia l’obbligo di valutare la demolizione. Non possiamo tenere la torre vuota ancora a lungo. Va presa una decisione, altrimenti dovrò mettere l’immobile all’asta».
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