Si continua a litigare sul centro sportivo di San Bartolomeo
Non si placa la polemica sul centro sportivo di San Bartolomeo, nemmeno dopo le rassicurazioni dell’assessore ai Lavori pubblici Valter Muchetti e del dottor Lazzaroni (dirigente del settore Edilizia), che confermano la consegna del campo sintetico a sette giocatori e del campo in sabbia a undici giocatori (con i relativi spogliatoi) entro il 20 agosto.
Durante la Commissione lavori pubblici, l’opposizione non ha risparmiato critiche alla gestione del caso da parte della Loggia. «Alla società sportiva sono stati garantiti per la nuova stagione agonistica allenamenti e partite sui campi del centro sportivo di San Bartolomeo - sottolinea Carlo Andreoli di Fratelli d’Italia -, ma questo non sarà possibile: son quattro anni che la società spende soldi perché non ha risposte».
La replica di Muchetti arriva puntuale e sottolinea l’interessa della giunta nei confronti dell’attività giovanile di base. «Certamente ci sono state complicazioni, ma abbiamo fatto di tutto per garantire all’Uso San Bartolomeo di avere dei campi a disposizione per l’inizio dell’attività agonistica: dal 21 agosto la società potrà usare il campo a sette, quello a nove e quello a undici giocatori».Attacca invece sul versante prettamente politico il consigliere leghista Massimo Tacconi. «Quest’impianto ha vissuto delle vicende davvero singolari - spiega -. La ricostruzione fatta dall’assessore Muchetti e dal dottor Lazzaroni è corretta ma anche parziale. Non si può dire che è andato tutto bene, bisognerebbe ammettere che alcuni bandi non sono stati fatti in maniera corretta: si è voluto andare al ribasso. Dire che l’assessorato del Comune si è dedicato totalmente a questo progetto è una vergogna».
In questo caso a rispondere è il consigliere Roberto Omodei, che pone l’attenzione sulle urgenze. «Se la priorità della società e quella di far partire gli allenamenti allora i ragazzi intanto avranno degli spogliatoi provvisori, se invece la società vuole quelli definitivi deve aspettare». E Muchetti precisa: «Sentir dire che i bandi non vengono fatti in modo corretto è un’accusa pesante. La struttura va rispettata perché altrimenti si fa il male dell’ente, non di una parte politica».
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