Si cercano i militari: le fiamme sono un nemico

Proseguono le ricerche dei quattro, tra piloti e navigatori, a bordo dei velivoli. Ritrovato un paracadute a Casamurana
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Un paracadute di colore arancione è stato localizzato a Casamurana, una località vicina al luogo in cui sono precipitati i due Tornado che si sono scontrati in volo durante un’esercitazione nei cieli delle Marche. Lo confermano i Carabinieri di Ascoli.
 
A bordo dei due velivoli quattro militari: due piloti e altrettanti navigatori. Da terra è giunto il segnale che per tutti e quattro era entrato correttamente in funzione il dispositivo che permette ai seggiolini di essere catapultati fuori dal velivolo in caso d’emergenza. 
 
Come funziona il sistema di espulsione? Il Tornado monta un sistema di espulsione che si aziona con una leva. Fa esplodere una carica che fa saltare il tettuccio dell'aeroplano. Contemporaneamente partono dei razzi che fanno letteralmente schizzare i seggiolini Martin-Baker, dal nome dell'azienda inglese che li produce, fuori dal mezzo. La velocità d'espulsione è elevatissima, tanto che spesso i piloti che vengono catapultati fuori perdono i sensi. Successivamente si apre un paracadute. Una volta a terra i piloti hanno a disposizione un kit che comprende ricetrasmittente e sistema Gps.  
 
Le fiamme, un nemico in più. I vigili del fuoco, intervenuti con una trentina di uomini e una decina di mezzi nella zona dove sono precipitati i due Tornado, sono riusciti a mettere sotto controllo l’incendio sviluppatosi in seguito all’incidente. Le fiamme però non sono ancora state spente e proprio questo sta rendendo particolarmente lunghe e difficili le ricerche dei quattro militari che erano a bordo dei due caccia.
 
La Procura di Ascoli Piceno non ha ancora aperto un fascicolo sulla vicenda, ma dovrebbe farlo mercoledì, ipotizzando il reato di disastro colposo. Intanto in queste ore il sostituto procuratore Umberto Monti sta effettuando un sopralluogo nell’area ch’è stata teatro dell’incidente. La magistratura ascolana coordina le ricerche dei quattro piloti dispersi e sta conducendo i primi accertamenti affidati alla polizia di stato e alla polizia giudiziaria. In tarda serata è prevista negli uffici della Procura una riunione operativa per delineare la strategia di ricerca dei dispersi, che resta prioritaria. Difficile la loro individuazione con l’oscurità in una zona così impervia. È possibile che mercoledì all’alba venga avviata una massiccia operazione, quando dovrebbero essere stati domati tutti gli incendi. 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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