Si barricò in casa con il figlio, processo a febbraio
Sarà davanti ai giudici della prima sezione penale il prossimo 7 febbraio per difendersi da accuse pesantissime. Per aver strappato con violenza il figlio dalle mani dell’assistente sociale ed essersi barricato in casa con lui per 16 ore, sarà processato per sequestro di persona, porto abusivo di arma illegale, lesioni e minacce.
Il sostituto procuratore Marzia Aliatis, titolare del fascicolo, ha chiuso in tempo record le indagini e nei giorni scorsi chiesto, per poi ottenerlo, il suo giudizio immediato. Il 34enne papà di origini romene che lo scorso 5 ottobre decise di infrangere tutti gli obblighi e i divieti che gli erano stati imposti nel corso della causa di separazione dalla moglie, mettendo a segno il rapimento del figlio di quattro anni armato di una pistola con matricola abrasa, rischia una condanna fino a quattordici anni di reclusione. Molto dipenderà anche dalla scelta del rito che concorderà con il suo difensore, l’avvocato Alberto Scapaticci.
L’uomo potrebbe affrontare il dibattimento o, più probabilmente, chiedere di essere processato in abbreviato, magari condizionato all’esame del carabiniere «mediatore» che tra la sera del 5 e la mattina del 6 ottobre scorso, al termine di una trattativa estenuante riuscì a sbloccare la situazione, a farsi aprire la porta e soprattutto a farsi consegnare il bambino. La testimonianza del militare specializzato nella mediazione potrebbe servire alla difesa per dimostrare che, nonostante la gravità dell’azione, l’uomo non ha mai messo in pericolo il bambino, né gli ha fatto vivere situazione di stress o di forte disagio.
Quelle a cavallo tra quel mercoledì e giovedì furono ore di autentica tensione. L’uomo, che era ai domiciliari e stava scontando una condanna a un anno e sei mesi per aver fatto irruzione nello studio legale dell’avvocato della moglie ed averla aggredita, aveva programmato il rapimento del bambino, che poteva vedere solo in presenza dell’assistente sociale, per stare da solo con lui in occasione del suo quinto compleanno. Dopo quello che ha fatto rischia di perdersene diversi.
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