Sì all’ampliamento di Ori Martin (ma solo per depositi e magazzini)

Ora in Consiglio il piano attuativo approvato in commissione senza il voto di FI e Lega
NUOVI DEPOSITI PER ORI MARTIN
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L’ampliamento, concesso fino a un massimo di 11mila metri quadrati a Ori Martin ma non per attività produttiva, e l’impatto viabilistico. Sono i due aspetti su cui si è concentrata l’opposizione, Forza Italia e Lega, in commissione urbanistica dove è tornato il piano attuativo, in variante al Pgt, Ori Martin: i commissari ne hanno approvata l’adozione con forzisti e leghisti che non hanno partecipato al voto. Ora la delibera approderà in Consiglio comunale per adozione e approvazione.

L'opposizione 

Il timore di forzisti e leghisti era che «Ori Martin, in una fase successiva potesse chiedere, tramite Suap, un cambio di destinazione d’uso degli 11mila metri quadrati in più». L’assessore all’Urbanistica, Michela Tiboni, ha spiegato che «per Ori Martin, nel piano resta la possibilità di ampliamento fino a 11mila metri quadri all’interno del perimetro dell’azienda ma solo per destinazioni accessorie come magazzini e depositi». Il piano attuativo inoltre ricalibra in sostanza le aree di mitigazione ambientale attorno al comparto produttivo. Quando tutto sarà completato, la porzione occupata dallo stabilimento confinerà a sud e a nord con zone verdi e di mitigazione ambientale: è previsto anche un ulteriore intervento mitigativo lungo la Tangenziale Ovest in via Monte Lungo.

Si prevede l’aggiunta nel comparto dell’area ex Facchini (senza previsioni di attività di ampliamento del ciclo produttivo) e di una porzione di area verde di proprietà del Seminario. La forzista Paola Vilardi ha apprezzato «la rassicurazione dell’assessore rispetto all’ampliamento. Ci ha spiegato che il di più di produzione sarà portato dall’azienda a Ospitaletto. Mi è invece dispiaciuto leggere le dichiarazioni del sindaco Del Bono rispetto al fatto che, insediatosi nel 2013, aveva trovato un disastro sul capitolo Ori Martin: l’amministrazione precedente aveva portato avanti il dialogo tra azienda e territorio».

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Michele Maggi (Lega) ha aggiunto: «Potrebbe essere il momento di chiedere all’azienda l’allacciamento della bretella prevista alla tangenziale Monte Lungo». Rispetto al presunto mancato coinvolgimento del Consiglio di quartiere della zona su cui si è soffermata l’opposizione, la Tiboni ha risposto che «è stato istituito un apposito tavolo tecnico cui hanno partecipato anche professionisti indicati dal Consiglio di quartiere e dalla Consulta per l’ambiente. Inoltre prima di illustrare in Giunta questa delibera ho invitato i rappresentanti del tavolo, del Cdq e del Codisa». La commissione ha anche approvato la delibera, con Forza Italia e Lega che non hanno partecipato al voto, della proposta di progetto in variante al Pgt per l’ampliamento dello stabilimento in via Mainetti presentata da Valledoro.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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