Shalom, chiesta l'assoluzione «perché il fatto non sussiste»

Il sostituto procuratore Ambrogio Cassiani ha chiesto l’assoluzione per tutti i 42 imputati nel processo per presunti maltrattamenti
SHALOM, RICHIESTA DI ASSOLUZIONE
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Il sostituto procuratore Ambrogio Cassiani ha chiesto l’assoluzione «perché il fatto non sussiste» per tutti i 42 imputati nel processo per presunti maltrattamenti all’interno della comunità di recupero per tossicodipendenti Shalom di Palazzolo.

La richiesta del sostituto procuratore è arrivata dopo la deposizione di suor Rosalina Ravasio, religiosa responsabile della struttura bresciana e imputata, che è stata ascoltata in aula senza la presenza della stampa. Solo i giornalisti, e non il pubblico, sono stati invitati a lasciare l’aula dal presidente Roberto Spanó che ha spiegato la decisione: «La suora ha detto che avrebbe parlato solo senza i giornalisti. Era un patto con lei».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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