Sfondano con l'auto la serranda: furto alla Mediaworld
Sfondata ma non abbattuta. E ha permesso di limitare i danni e complicare non poco la vita ai ladri. Dall’altra notte i carabinieri sono sulle tracce della banda, almeno quattro persone, che hanno messo a segno un furto con la tecnica della spaccata nel negozio Mediaworld di via Dalmazia in città, portando via una trentina di smartphone oltre a diversi dispositivi elettronici compatti, auricolari in particolare. L’inventario di quello che manca però è ancora in corso ma tra bottino e danni il bilancio dell’incursione notturna per lo store cittadino si annuncia certamente pesante.
L’allarme del negozio è scattato una manciata di minuti dopo l’una della notte tra mercoledì e giovedì. Una Skoda Octavia, rubata il 10 gennaio a Pavia, è stata lanciata in retromarcia dal piazzale del negozio contro la serranda, piegandola, e poi abbattendo le porte a vetri che erano dietro. Qui però le cose non sono andate come i ladri speravano. La serranda infatti è in parte rimasta nella sua sede, rendendo complicato portare fuori della merce dallo store.
Con gli allarmi che suonavano, vigilanza e pattuglie in arrivo, la banda sapeva di avere a disposizione solo pochi minuti. All’interno del negozio ha sfondato le vetrine dove sono in esposizione gli smartphone e arraffato la trentina di telefoni che erano all’interno oltre a dispositivi compatti. Sembra che non ci sia stato tempo per altro, prendere tv di ultima generazione oppure computer e neppure provare a cercare i contanti del fondocassa.
All’esterno era in attesa un complice con almeno un’altra vettura pulita e la banda è sparita prima che le pattuglie fossero sul posto.
Immediatamente sono stati piazzati posti di controllo nella zona ma la vicinanza di autostrada e tangenziale ha reso immediatamente molto ampio il raggio delle ricerche. Determinanti per le indagini saranno dunque le immagini delle tante telecamere del negozio e anche del sistema di videosorveglianza cittadina, oltre ai dati dei lettori targhe presenti su tutte le principali vie di accesso alla città.
La prima ipotesi investigativa punta su bande di specialisti venuti da fuori, che hanno riportato a Brescia la tecnica dei furti con spaccata dopo un periodo di relativa tranquillità. L’inventario delle merce rubata, con i relativi numeri di serie, potrebbe essere decisivo per individuare eventuali ricettatori e provare a risalire ai ladri che l’hanno piazzata.
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