Sesso e soldi per una firma, l'impiegato comunale nega tutto
Interrogato in carcere il dipendente della Loggia accusato di aver chiesto soldi o sesso per firmare la certificazione abitativa
Firma (archivio) - © www.giornaledibrescia.it
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Ha negato ogni accusa Claudio Lazzari, il dipendente del Comune di Brescia in carcere da venerdì con l’accusa di tentata concussione e violenza sessuale perché secondo l’accusa avrebbe chiesto sesso e soldi per firmare la certificazione abitativa di appartamenti in uso a stranieri.
Lazzari ha risposto alle domande del gip nel corso dell’interrogatorio in carcere, durato 45 minuti. «Ho sempre fatto il mio lavoro correttamente, non ho mai ricattato nessuno» ha spiegato l’uomo.
Il suo legale, l’avvocato Stefano Paloschi, ha chiesto la modifica della misura cautelare e quindi gli arresti domiciliari. Il gip si è riservato di decidere.
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