Sesso e soldi per una firma, impiegato sospeso dopo l'arresto

Sarà interrogato la mattina di Pasquetta Claudio Lazzari, arrestato per tentata concussione, violenza sessuale e induzione indebita
L'uomo si trova in carcere a Canton Mombello
L'uomo si trova in carcere a Canton Mombello
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È stato sospeso immediatamente dal suo incarico pubblico con un provvedimento che sarà notificato martedì Claudio Lazzari il dipendente del Comune di Brescia arrestato e ora in carcere con l'accusa di aver chiesto sesso e soldi in cambio di una firma sui documenti di agibilità degli appartamenti. 

Il 57enne sarà interrogato la mattina di Pasquetta dal Gip Carlo Bianchetti, lo stesso che ha firmato l'ordinanza di custodia cautelare eseguita dalla Polizia locale. 

«È molto provato, ma allo stesso tempo convinto di aver agito nei modi corretti», ha spiegato l'avvocato Stefano Paloschi che ha incontrato a Canton Mombello il suo assistito, accusato di tentata concussione, violenza sessuale e induzione indebita.

Ad inchiodarlo la denuncia di una donna di origine etiope che ha fatto scattare l'inchiesta del sostituto procuratore Ambrogio Cassiani convinto che l'uomo, nel suo ruolo da dipendente pubblico, abbia chiesto sesso alle donne e soldi, cento euro, agli uomini, per firmare il parere positivo sull'idoneità alloggiativi degli appartamenti delle vittime. 

Le vittime sono stranieri che hanno bisogno della nullaosta per completare l'iter del ricongiungimento familiare

Quattro gli episodi contestati da dicembre a fine febbraio. «È convinto di non aver fatto nulla - ha spiegato il suo legale, l'avvocato Stefano Paloschi - e vogliamo dimostrarlo documenti alla mano». 

 

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