Sesso con minori: «Tonoli positivo all'Hiv, ma non contagioso»
Per l’accusa «consumava rapporti non protetti pur sapendo di essere sieropositivo perchè volutamente voleva infettare». In aula spunta però una consulenza medica che potrebbe in parte riscrivere la vicenda giudiziaria di Claudio Tonoli, 56enne residente a Collebeato, accusato di abusi sessuali su minori e tentate lesioni e ad oggi ancora agli arresti domiciliari.
Tra i testimoni citati dagli avvocati Ezio Bosio e Mattia Guarneri, difensori del 56enne, c’è anche Gianni Gattuso, primario del reparto Infettivi dell’ospedale di Mantova.
Il medico sarebbe in grado di dimostrare che Tonoli non è contagioso e che curandosi da più di un decennio l’Hiv non sarebbe trasmissibile. Una tesi messa nero su bianco e che sarà depositata il giorno della testimonianza in aula il prossimo 24 novembre dopo che ieri mattina, a causa dell’allarme bomba in tribunale, la prima udienza si è aperta con due ore di ritardo rispetto al previsto e si è immediatamente chiusa con il rinvio.
«È una vicenda molto delicata e le parti in causa sono minori che non devono finire sotto i riflettori» ha spiegato il giudice Roberto Spanò che ha accolto la richiesta dei genitori dei ragazzini che da Tonoli avrebbero incassato soldi, regali e ricariche telefoniche in cambio di prestazioni sessuali. Del gruppo di vittime fanno parte almeno 21 ragazzi, ma solo due al momento si sono costituiti parte civile.
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