"Serve una legge dopo il caso Stamina"

La presidente della Commissione Sanità del Senato con il Pd: "Il metodo va sospeso fino alla delibera del nuovo Comitato".
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«Sospendere il metodo Stamina fino alla delibera del nuovo Comitato scientifico insediato dal ministero della Salute». Cure e leggi, percorsi che non è semplice far intersecare, sullo sfondo del controverso caso che coinvolge Brescia e l’ospedale Civile. Se ne è parlato lunedì 12 maggio in una conferenza stampa indetta a Brescia dal Partito democratico per fare il punto della situazione.
 
La posizione è espressa da Emilia De Biasi, presidente della Commissione Sanità del Senato, in città con Donata Lenzi, capogruppo del Pd nell’omologa commissione della Camera. La partita passa idealmente a Roma, con la richiesta rivolta - anche da parte del Pd bresciano - al ministro della Salute Beatrice Lorenzin.
 
Secondo la senatrice serve un passaggio in più. «Come legislatori dobbiamo aggiornare la legge Turco-Fazio sulle "cure compassionevoli"». Si tratta del decreto ministeriale datato 2006, che andrebbe aggiornato «per fare in modo che il caso Stamina non si ripeta. Non sta al Parlamento - prosegue De Biasi - decidere sulla scientificità di un metodo, ma la politica e le istituzioni hanno la responsabilità della tutela del Sistema sanitario nazionale e quindi dei pazienti», che nel caso Stamina sono stati sottoposti «a un’illusione crudele».
  

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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