Senzatetto investita in centro, «Ho sentito un botto e sono andato nel panico»
Non è chiaro se sia crollato perché ha letto gli articoli di giornale di questi giorni o perché prima di costituirsi ha atteso di confrontarsi con un legale. Sta di fatto che ora ha un nome e un volto l’automobilista che sabato notte di una settimana fa ha investito in via XX settembre in città una clochard di origini rumene e non si è fermato a prestare soccorso.
La confessione
«Ho visto un’ombra, ho sentito un botto e sono andato nel panico» ha detto l’uomo che si è presentato al comando della Polizia locale con l’avvocato Giulia Pezzucchi. Per autodenunciarsi. «Era sotto choc, non ha mai avuto problemi con la giustizia e non sapeva come muoversi. Si è reso conto dopo che quel botto che ha sentito mentre era alla guida poteva essere una persona investita ha spiegato il legale. Si tratta di un 56enne bresciano residente in città che sabato notte attorno a l’una guidava il suo Fiat Qubo con il quale ha travolto la donna senzatetto trovata con il bacino fratturato in più punti e le gambe spezzate.
«Ha riferito di non aver più utilizzato l’auto da quella notte e ha messo a disposizione degli inquirenti il mezzo per qualsiasi esigenza investigativa» riferisce l’avvocato dell’uomo che viene definito «provato e sotto choc».
L’indagine
L'uomo è stato denunciato a piede libero per omissione di soccorso e fuga. La vittima, coetanea del suo investitore, è ancora ricoverata in ospedale. Si tratta della senzatetto che da anni vive con i suoi libri e le sue buste di cellophane sotto le pensiline degli autobus tra piazzale Zanardelli, via XX settembre e via Vittorio Emanuele II. Sempre da sola e impossibile da avvicinare.
Sola era anche la notte dell’investimento e altri automobilisti hanno lanciato l’allarme. Le indagini della Polizia locale erano partite da un fanale trovato sul luogo dell’incidente all’incrocio tra via XX settembre e via Ferramola. Senza la confessione sarebbe stato però probabilmente molto complesso risalire alla vettura che ha travolto la clochard anche perché le telecamere di sicurezza non avevano fin qui dato risposte significative.
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