Senza acqua calda per colpa dei vicini morosi

E' successo in via Michelangelo: il servizio è stato ripristinato dopo 15 giorni di sospensione
AA

Ritrovarsi senz’acqua calda perchè altri non hanno pagato la bolletta del riscaldamento è, come minimo, fastidioso. Se il disagio capita a ottant’anni, il fastidio si acuisce di molto. Se alle prime due situazioni si aggiunge inoltre che il periodo del problema si dilata fino a quindici giorni, allora c’è da capire anche che si arrabbia di brutto.

Naturalmente, anche se introdotto sotto forma di ipotesi, il fatto è successo davvero, in città, anche se da qualche ora si è risolto con la riattivazione del servizio di teleriscaldamento.

A farne le spese gli inquilini del condominio Michelangelo, situato nella via omonima, un immobile di proprietà del comune e gestito da Aler, che si sono visti privati dell’acqua calda per colpa di alcuni vicini "morosi".

La sospensione è datata 24 luglio, giorno in cui - dopo una serie di avvertimenti inviati a partire dallo scorso aprile agli utenti insolventi - il gestore A2A ha provveduto al distacco.

Avvisati dal signor Franco, residente 83enne allarmato da un disagio che si protraeva nel tempo «senza spiegazioni soddisfacenti da parte dell’amministratore», abbiamo contattato i responsabili della procedura, ricevendo una risposta esauriente e l’annuncio del buon esito della questione.

«I mancati pagamenti si riferiscono allo scorso inverno - ci hanno spiegato dall’ufficio comunicazioni di A2A - e hanno portato a un provvedimento così drastico a causa della consistenza degli importi dovuti. Ad oggi possiamo confermare di aver ricevuto una serie di pagamenti a rate, l’ultimo arrivato venerdì 2 agosto, con cui è stata coperta buona parte del dovuto. Per la verità il pagamento non è ancora stato completato - ha concluso il responsabile - ma vista la buona volontà procederemo oggi stesso (cioè ieri nel pomeriggio) a ripristinare il servizio».

Detto e fatto.

f. a.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

Condividi l'articolo

Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato