Seminavano il panico e rubavano: condanne per sei ragazzi
Pene tra i 5 anni e i 20 giorni e i 3 anni, 2 mesi e 20 giorni. Questo il bilancio con il quale si è chiuso il processo a carico di alcuni componenti della Gang88, la banda giovanile che ha seminato il terrore tra i giovani, ma anche nei supermercati della città e della provincia di Brescia, tra la fine del 2019 e la primavera dello scorso anno.
Il giudice dell’udienza preliminare Alessandra Sabatucci ha sposato la ricostruzione del sostituto procuratore Erica Battaglia, riconosciuto la sussistenza della stragrande maggioranza delle rapine ed estorsioni contestate e assecondato le sue richieste di pena.
Il gup ha condannato a 5 anni e 20 giorni Hamidou Niaone, a 5 anni Bilel Salah, a 4 anni 9 mesi e 20 giorni Assane Bara (ritenuto il capo della banda), a 3 anni e 10 mesi Ismaele Alaoui, a 3 anni e due mesi Simone Martello e a 3 anni e due mesi e 20 giorni Omar Dorhi. Novanta giorni per conoscere per le motivazioni della sentenza.
I sei, insieme ad altri 14 giovanissimi, secondo la ricostruzione dell’accusa, avevano costituito una banda con lo scopo di seminare il panico tra le compagnie e raccoglierne i frutti: in particolare denaro, ma anche collanine e braccialetti d’oro. A loro l’accusa contestava anche colpi nei supermercati (in particolare di alcolici) e numerosi episodi di spaccio. La loro azione – scriveva il gip Elena Stefana, nell’ordinanza di custodia cautelare – era caratterizzata da un elevato grado di aggressività, da violenza gratuita e dall’uso di armi da taglio.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato