Sede Dia a Brescia: «Territorio sottostimato, ora possiamo agire»

Il procuratore generale di Brescia Pier Luigi Maria Dell'Osso ha spiegato il motivo della presenza della nuova sede
UNA SEDE PER LA DIA
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«C'è molta domanda di Dia in Italia basti pensare che in Puglia un gruppo di cittadini ha presentato una raccolta firme per ottenere un presidio sul territorio».

 

 

 

Lo ha detto Nunzio Antonio Ferla, direttore della Dia nel corso dell'inaugurazione della sede della sezione Dia di Brescia. «Questa sede è frutto di uno sforzo eccezionale di tanti soggetti. Adesso - ha aggiunto Ferla - l'ulteriore sforzo deve essere fatto per implementare l'organico e rendere ancora più operativa questa struttura bresciana».

Presenti il capo della Polizia Franco Gabrielli, il procuratore generale di Brescia Pier Luigi Maria Dell'Osso che ha spiegato il motivo della presenza della nuova sede: «Perché sul territorio Bresciano dagli anni '60 ci sono presenze di 'Ndrangheta, Camorra e Mafia. Questa però è stata una realtà sottovalutata da decenni. Da oggi possiamo davvero combattere la criminalità organizzata».

All'inaugurazione anche  il presidente di Regione Lombardia Roberto Maroni e i parlamentari bresciani. Il prefetto di Brescia Valerio Valenti ha spiegato: «Sul territorio di  Brescia e Bergamo ci sono soggetti singoli che operano sganciati da gruppi mafiosi. Diverso il discorso di Mantova, dove c'è più organizzazione». Valenti ha poi elencato i beni confiscati alla mafia nel distretto: «140 a Brescia, 38 a Bergamo, 23 a Cremona e dieci a Mantova». Il prefetto di Brescia ha poi assicurato: «ad oggi non ci sono infiltrazioni nelle amministrazioni pubbliche che sono riuscite a rimanere indenni».

«Concordo con il Procuratore generale: il territorio di Brescia è stato sottostimato per troppo tempo». Lo ha detto nel corso del suo intervento il capo della Polizia Franco Gabrielli presente all'inaugurazione. «Per troppo non si è tenuto conto della complessità del territorio di Brescia e provincia. Stiamo rivedendo gli organici e riconosceremo a Brescia l'importanza che merita. La Dia a Brescia darà».

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