«Se non piaci a mamma tu non piaci a me...»

Da una casuale confidenza in spiaggia scaturisce il racconto di una storia di delusione, di rivalsa e di successo
In ogni persona è racchiuso un oceano di storie
In ogni persona è racchiuso un oceano di storie
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La maggior parte delle persone che sovrappongono la loro giovinezza alle canzoni di Lucio Battisti non conoscono Ghali, il rapper italiano di origine tunisina in voga fra i giovani. Nel suo pezzo «Cara Italia», ripete la frase: «Se non piaci a mamma tu non piaci a me». Il testo ha un singolare nesso con un episodio verificatosi in vacanza.

Mentre un’amica mi parlava di una bambina ammalata, una sconosciuta si è avvicinata dicendo: «Scusate se mi intrometto, sono un medico, ho lavorato nel reparto di oncologia pediatrica dell’ospedale di Napoli. Ho visto tanto dolore... se i politici vedessero la sofferenza dei bambini e dei loro genitori, destinerebbero più soldi alla ricerca». Sulle prime era stata incuriosita dai nostri discorsi, poi rivolgendosi alla mia amica le ha chiesto: «Conosce la provincia di Caserta? Da giovane avevo un fidanzato di Marcianise».

Noi, sorprese dall’inattesa confidenza, abbiamo ascoltato un amaro racconto riferito ai familiari dell’uomo che aveva amato, per i quali la sua modesta estrazione sociale aveva rappresentato un limite insuperabile. Per tre anni si frequentarono in segreto, poi conformandosi alle continue richieste della madre, lui troncò la relazione. Filomena ebbe il torto di provenire dal «popolino e puzzare di povertà», i sentimenti furono considerati superflui. La delusione la fece imbarcare su una nave, dove ha risparmiato abbastanza per mantenersi all’università, capovolgere la sua vita e perdonare. Si è sposata e ha due figli laureati; lo ha detto con l’orgoglio tipico delle madri soddisfatte, accennando poi con tono di rivalsa: «I miei ragazzi sono belli e capaci, i suoi hanno concluso poco e pure il suo matrimonio non è mai stato felice».

Il fiume dei ricordi che hanno rotto l’argine della discrezione sembrano avvalorare la tesi che i sentimenti pur adattandosi alle circostanze, restano incatenati ai ceppi della rinuncia, idealizzando l’ipotetica vita che non è stata e, forse poteva essere. Tuttavia la capacità di reazione contro convenzioni sociali ancora radicate trasforma il riscatto personale e professionale in ali maestose, adatte a superare le barriere erette dal gretto formalismo. Spesso volano così in alto da far apparire minuscole le motivazioni che l’hanno originato, come formiche. «Mena», non piacendo a mamma, si è liberata di un uomo sottomesso e insicuro, probabilmente dovrebbe essere grata alla mancata suocera!

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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