Se le forze dell’ordine intervengono… nel momento del bisogno
Formalmente configurano atti osceni in luogo pubblico. Ma, ancor prima che passino al vaglio della lente della legge, rappresentano atti di maleducazione e di totale assenza di senso civico.
Eppure sono sempre più frequenti i casi in cui le forze dell’ordine vengono chiamate nel… momento del bisogno. Nella fattispecie quello di cittadini sorpresi da passanti e residenti a liberarsi per strada. E non in un oscuro angolo di campagna, sopraffatti magari da un’incontenibile urgenza. Bensì nel cuore del centro e in pieno giorno.
Una cinquantina gli episodi per i quali è stato richiesto l’intervento della Questura. Tre i casi negli ultimissimi giorni. Uno nella centralissima via Gramsci attorno alle 13: l’uomo sorpreso… in seduta ha rivelato che si trattava di una scommessa.
Altre due persone erano all’opera in piazza Bruno Boni e si stavano riprendendo col cellulare, mentre altri due cinquantenni sopresi non lontano dalla Prefettura hanno dato la colpa ad un’urgenza. Peccato che i bar in zona in cui entrare chiedendo un caffè non manchino.
Per ognuno dei soggetti è stato elevato un verbale: la contestazione è quella di atti osceni in luogo pubblico e la sanzione è di circa 500 euro.
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