Se il caldo vi ha stufato, è normale: questo mese è da record
La seconda decade di settembre più calda di sempre, almeno dal 1951, da quando cioè sono disponibili le serie storiche della stazione meteorologica di Ghedi. Dieci giorni, nello specifico, con temperature massime sui 30 gradi e minime oltre i 20 gradi.
Magari c’è a chi piace (alle zanzare di sicuro), ma quella che stiamo vivendo è l’ennesima dimostrazione di come il clima stia cambiando rapidamente, spingendo le temperature verso l’alto. Tanto che, alla fine, quest’estate verrà inserita tra le dieci più calde in assoluto.
Eppure, la percezione comune è che quella appena passata sia stata una stagione tutto sommato normale. «È frutto del fatto che ci stiamo abituando alle anomalie - spiega Riccardo Paroni di Meteopassione -. Però i dati ci dicono che i mesi passati sono stati sopra la norma. Al di là della prima decade, se prendiamo i primi venti giorni di questo mese vediamo che è il terzo più caldo dopo il 2016 e il 1987».
Mentre in Europa il caldo anomalo ha colpito pesantemente, tra Svezia, Inghilterra o Germania, dalle nostre parti la situazione è sembrata sotto controllo, forse anche perché non c’è stata l’emergenza idrica che ha caratterizzato il 2017 o picchi di caldo particolarmente alti. Ma è una questione di percezione.
«È ancora presto per fare il bilancio di quest’anno, ma ricordiamoci che lo scorso gennaio è stato il più caldo in assoluto della storia», prosegue Paroni. Confermando la tendenza che aveva portato il climatologo Luca Mercalli a pronosticare che la Pianura Padana diventerà calda e arida come il Pakistan. Non dall’oggi al domani, sia chiaro, ma nel corso dei prossimi decenni. Gli effetti, però, sono ben visibili già da oggi. Con un paradosso: quando le temperature rientreranno nella media stagionale, ci sembrerà di patire il freddo: «La prossima settimana dovrebbe rinfrescare, tra martedì e mercoledì. Il che significa che passeremo da minime tra i 12/13 gradi e massime di 22». Nella norma, finalmente. Anche se non è detto che duri molto.
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