Se il bianco è il colore della cena
«E adesso, la prossima edizione, dove la facciamo?». Dev’essere stato questo martedì sera il pensiero degli organizzatori di «Celacena», vedendo oltre settemila persone a Campo Marte. Quello della cena in bianco è diventato non solo appuntamento fisso di giugno, ma è un continuo crescendo. Si è partiti quasi in punta di piedi, si è arrivati con gente che addobba la tavola come nemmeno per il pranzo nuziale della figlia (che qualcuno abbia un pochino perso la «misura» lo si può notare anche dalla bellissima fotogallery proposta dal sito del GdB), oppure, pur di esserci, usa lo stendino dei panni (total white, of course) come tavolo.
Tutti insieme avendo il bianco come filo conduttore e la voglia di fare festa come obiettivo unico. Saranno poi le immancabili candele, o quella strana atmosfera che si crea ogni volta, sta di fatto che il luogo prescelto si trasforma in magico. E se tutto ciò diventa facile in corso Zanardelli, lo è meno in un parco solitamente frequentato da chi fa sport. Ma allora si torna all’inizio: la prossima cena, dove la facciamo? Perché nel 2020 arrivare a diecimila è un attimo e qualcuno sta già pensando a che vestito mettere e a come cucinare il riso.
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