Scuole superiori in quattro anni: c’è il sì di dodici istituti bresciani

La sperimentazione comprenderà anche gli IeFP e i Centri di formazione professionali
Al progetto ha aderito anche il Cfp Zanardelli
Al progetto ha aderito anche il Cfp Zanardelli
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Con l’inizio delle iscrizioni per le scuole dell’obbligo di ogni grado si apre anche la possibilità di scelta per quelle realtà tecniche e professionali - come l’Istituto di istruzione superiore Dandolo - che in provincia di Brescia hanno detto «sì» alla sperimentazione dei 4 anni, al posto dei 5, al centro di una riforma statale annunciata dal decreto d’inizio dicembre ma ancora non completa.

Segreterie, dirigenti, assessorato in Regione e Ministero sono alle prese con un cambiamento che secondo Simona Tironi, assessora all’Istruzione al Pirellone, di fatto «riconosce il modello di istruzione e formazione professionale lombardo».

L'assessora regionale all'Istruzione Simona Tironi - Foto Gabriele Strada/Neg © www.giornaledibrescia.it
L'assessora regionale all'Istruzione Simona Tironi - Foto Gabriele Strada/Neg © www.giornaledibrescia.it

Le prospettive

Ben 34 le filiere formative in regione: circa 1.500 gli studenti che saranno coinvolti nei nuovi percorsi istituiti con una delibera della Giunta che consente, appunto, di ridurre da 5 a 4 gli anni delle scuole della formazione regionale e statale, collegate al percorso successivo delle Its Academy, dove Its sta per «Istituti Tecnologici Superiori».

«In Lombardia i numeri lo confermano: potremo svolgere una sperimentazione significativa rispetto alla riforma. La qualità delle reti è infatti garantita da soggetti solidi e da filiere professionalizzanti già molto strutturate e avanzate».

L’elenco delle realtà scolastiche, oltre al Dandolo, comprende anche molti IeFP: Scuola Bottega Artigiani, Fondazione Maddalena di Canossa, Educo Onlus, Salesiani Lombardia, il Cfp Zanardelli, Ok School Academy, l’associazione Formazione Piamarta, la onlus Foppa ente gestore del Cfp Lonati, le Fondazioni Aib Divisione Cf Ome e Cf Castel Mella, Its Academy per le nuove tecnologie per il made in Italy Machina Lonati e Its Symposium.

A queste si aggiungono altre tre fondazioni (JobsFactory Lombardia, Jobsacademy e Academy Lombardia Meccatronica) che hanno sede fuori dalla provincia: il coinvolgimento è legato ai Salesiani che erogano a Brescia il percorso di Tecnico riparatore di veicoli a motore e, nel terzo caso, anche di Tecnico elettrico. Ricordiamo che non tutti questi istituti prevedono un quinquennio formativo.

Chi non aderisce

L’Ufficio scolastico territoriale fa sapere che tra gli istituti tecnici che non hanno aderito c’è l’Itis Cerebotani di Lonato: la proposta non sarebbe passata al collegio docenti. Al Dandolo di Corzano il progetto invece è duplice: uno per l’agrario e uno per l’alberghiero, due quadriennali in accordo con l’Its che è Accademia Symposium. Tutto questo è stato agevolato dal fatto che la sperimentazione esisteva già prima della scadenza del bando (la prima a fine dicembre, poi a metà gennaio).

Patrizia Bonaglia referente Ptco dell’Ust di Brescia spiega i punti salienti della riforma. «Il decreto legge è uscito ai primi di dicembre: si tratta di una riforma rivoluzionaria che avvicina ai modelli europei, trasformando l’iter in un percorso non più di 5 anni ma di 4, più i due possibili negli Its. Questo ridurrebbe il divario tra richieste delle imprese, formazione specifica dei ragazzi e posti di lavoro. È una priorità del Governo anche perché in Italia c’è una forte tendenza di iscrizione verso i licei, più che verso i tecnici e professionali».

Una tendenza che però in provincia di Brescia è meno netta che in altre zone del Paese se non inversa, a seconda degli anni. Ma la possibilità per chi sceglie oggi alcuni di questi percorsi di accedere comunque all’Università non verrà così ostacolata? «No, perché non si preclude il fatto che gli studenti al termine del quarto anno, dove è previsto l’esame di Stato per i quadriennali, accedano agli atenei. Potranno proseguire con gli Its o l’Università».

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