Scuola Polgai a rischio trasloco: appello della Loggia ai parlamentari bresciani
Una moral suasion da Brescia a Roma, con l’aiuto dei parlamentari di casa nostra, per scongiurare il rischio (concreto) di svuotare la città di funzioni importanti. A lanciare l’appello – e a chiamare a raccolta deputati e senatori con la casacca bresciana – è il vicesindaco in Loggia, Federico Manzoni. Che parte dal caso più imminente: la scuola Polgai, «che è parte ormai della tradizione del nostro capoluogo», sta per conclamare il suo addio alla città per traslocare in direzione ex Caserma Serini di Montichiari.
Un passo, questo, che l’assessore titolare della delega al Patrimonio vorrebbe impedire, e che – a suo avviso – costituisce solo il primo tassello di un effetto domino. Il caso della Polgai (al quale si sta lavorando per ottenere una proroga dell’affitto ma che in prospettiva potrebbe unire in una stessa struttura la scuola di Brescia e quella di Piacenza) non è isolato. Sul tavolo c’è anche un’altra partita imminente: il comando provinciale dei Carabinieri di piazza Tebaldo Brusato cerca una nuova casa.
«Tutto dipende dalla volontà statale di non pagare più affitti per le sedi che un tempo erano di proprietà demaniale e che poi sono state vendute, oppure dalla necessità di avere a disposizione spazi più ampi – spiega Manzoni -. Se però il Demanio guarda a sole strutture di sua proprietà, il rischio è che Brescia non solo rimarrà senza alcune delle funzioni che da sempre la caratterizzano anche dal punto di vista dell’offerta dei servizi, ma si creeranno anche una serie di vuoti urbani». L’appello del vicesindaco è dunque parallelo: da un lato al Demanio, a non puntare solo su immobili di sua proprietà, valutando l’acquisto di spazi nel capoluogo. Dall’altro ai parlamentari per aiutare il Comune.
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