Scuola, partita la corsa per coprire le 1.500 cattedre vuote

Operazioni in anticipo, a fronte di pensionamenti e trasferimenti, in vista del nuovo anno scolastico
Un'aula di scuola - Foto © www.giornaledibrescia.it
Un'aula di scuola - Foto © www.giornaledibrescia.it
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L’Italia invecchia, calano le nascite e diminuiscono le assunzioni nella scuola. Per gli insegnanti in attesa del ruolo e convocati in questi giorni resta qualche punto interrogativo, mentre si attende la pubblicazione del numero effettivo dei nuovi contratti. Ne aveva previsti 58.627 il Ministero dell’Istruzione considerando i posti liberi, che sono in realtà destinati a crescere per ulteriori pensionamenti in «quota 100» e per il sostegno con assegnazioni «in deroga», in risposta alle reali necessità.

Il Ministero dell’economia ha autorizzato 53.627 assunzioni, cinquemila in meno di quelle richieste, precisando in una nota che le dotazioni organiche complessive e la distribuzione devono essere definite in base alla densità demografica e alle previsioni relative alla popolazione scolastica. L’Istat ha calcolato un calo delle nascite del 4 per cento in Italia nel corso del 2018, le proiezioni al 2028 quantificano un milione di studenti in meno dalla scuola dell’infanzia alla secondaria di secondo grado, con diversa incidenza del fenomeno tra Nord e Sud, per l’effetto mitigatore dovuto alla presenza di famiglie straniere e con la sola eccezione del Trentino-Alto Adige, dove si prevede una lieve crescita. Non fa eccezione Brescia.

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