Scuola-lavoro, al Copernico 900 studenti ai blocchi di partenza
L’alternanza scuola-lavoro, ossia un’esperienza obbligatoria da svolgere in un luogo di lavoro, introdotta dalla «buona scuola» di Renzi, piace a tutti. Agli insegnanti, agli studenti e pure alle aziende. Questo, almeno, è quanto emerso nell’incontro di ieri mattina all’istituto Nicolò Copernico di Brescia, durante il quale i protagonisti - studenti e professionisti - hanno raccontato la loro esperienza.
L’obiettivo è facilitare la scelta cercando di fare una selezione tra tante idee, già negli anni delle scuole superiori, aiutando così lo studente a prendere la decisione migliore: «È un passo innovativo - dice il dirigente scolastico del Copernico, Luciano Tonidandel -. Certo, per la scuola e per gli insegnanti è un grande impegno: si devono adeguare i programmi e modularli tenendo conto delle settimane durante le quali qualche studente sarà assente, ma le soddisfazioni sono molte».
La proporzione dello sforzo la offrono i numeri. Al Copernico l'esperienza ha riguardato 600 dei 1.600 studenti dello scientifico cittadino, mentre altri 900 ne saranno interessati quest'anno.
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