Scosse alla Corridoni, l’Università in campo per leggere i dati

L’esito del doppio rilievo commissionato da Innse Cilindri non è ancora noto Ieri il sopralluogo di Capra
L’incrocio che intreccia le vie Franchi, San Bartolomeo, Sant’Eustacchio e Montello - Foto © www.giornaledibrescia.it
L’incrocio che intreccia le vie Franchi, San Bartolomeo, Sant’Eustacchio e Montello - Foto © www.giornaledibrescia.it
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Si era detto «entro la fine del mese» ed entro la fine del mese è stato. I professionisti del Politecnico di Torino hanno recapitato l’esito delle indagini nei tempi concordati e ora Innse Cilindri - è infatti l’azienda il committente dei rilievi - ha fatto sapere al Comune che sta «attendendo la valutazione scientifica» per poi consegnare i risultati all’Amministrazione.

Il caso dei mini terremoti che da mesi stanno turbando l’attività scolastica nella primaria Corridoni, a Sant’Eustacchio, prosegue ora con un doppio riflettore puntato e con altrettanti filoni di indagine: alle verifiche del Comune (intenzionato ad «andare alla fonte per capire la causa del problema» per dirla con le parole dell’assessore incaricato dal sindaco a gestire la partita, Miriam Cominelli) si sono affiancate infatti da qualche settimana quelle della Procura che, attraverso l’attività dei Carabinieri, ha già avviato le prime ricognizioni.

L’obiettivo è trovare la chiave di volta per interrompere le scosse che, ormai sempre più spesso, non solo costringono la dirigente scolastica a evacuare l’edificio (in soli quattro mesi, l’allarme alla primaria è scattato ben undici volte) ma che ha risvegliato più di qualche malumore anche tra i residenti della zona. «Siamo ormai un po’ rassegnati perché è da anni che denunciamo e segnaliamo queste scosse - precisano - ma prima erano tollerabili, mentre ultimamente si sono intensificate».

Non a caso, tra gli scaffali dei Vigili del fuoco «ci sono faldoni e faldoni di solleciti e di sopralluoghi eseguiti per queste lamentele». In attesa che Innse Cilindri trasmetta gli attesi dati al Comune (è stata l’azienda a finanziare le analisi condotte in contemporanea nella fabbrica e nella scuola), l’assessore Cominelli, insieme al team di Giunta, sta approntando il piano di lavoro: «Stiamo aspettando anche noi che l’azienda elabori quanto emerso dalle indagini del 18 aprile. Vorremmo però chiedere un contributo scientifico ai professionisti e docenti del dipartimento di Ingegneria dell’Università di Brescia, così da supportarci nell’interpretazione di quanto tecnicamente emergerà».

Nel frattempo, a eseguire un sopralluogo a sorpresa alla Corridoni è stato l’assessore all’Istruzione Fabio Capra, che ha rassicurato dirigente e rappresentante dei genitori. «Aspettiamo che l’azienda condivida quei risultati a breve, presenteremo richiesta - spiega Elisa Plutino, presidente del Comitato genitori -. Il Comune ci ha assicurato di nuovo che la scuola è sicura e che, come sancito nel documento del 5 aprile, non risente di alcun problema strutturale, speriamo quindi che a breve si rintracci la causa di queste scosse».

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