Sconfiggere l'alcol per riprendersi la vita
Emma incontra l’alcol a 8 anni. A 12 non può farne a meno. Ma riesce a riscattarsi e ora sta per diventare mamma. Roberta comincia a bere a 14 anni, e per dieci anni non è in grado di smettere. Ora, quarantenne, ha una vita «dignitosa e seria, con tanti amici e un lavoro gratificante». E finalmente si vuole «un po’ di bene».
Sono solo due delle tante storie che gli Alcolisti Anonimi di Brescia potrebbero raccontare. Vite che hanno deciso di chiedere aiuto e si sono salvate. Domenica 4 ottobre dalle 14.30 l’associazione festeggerà il trentacinquesimo compleanno all'auditorium Balestrieri, in via Balestrieri.
«Anonimi, ma non invisibili», è il loro motto, perché l’anonimato non è uno scudo dietro cui nascondersi, ma un modo per sentirsi uguali e favorire la condivisione delle proprie esperienze.
In Italia sono 480 i gruppi presenti, di cui 24 nel bresciano. Il programma degli A.A. si articola in dodici passi per il recupero e per ritrovare la vera sobrietà. Cesare, uno degli anonimi, spiega però che il vero cammino è passare «dall'astinenza alcolica alla sobrietà alcolica ed emotiva», perché non basta non toccare più il bicchiere, bisogna cambiare anche tutti i comportamenti e gli schemi mentali per stare bene davvero.
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