Scippano telefonini ai pendolari sul treno, denunciati 5 minorenni
Agivano insieme. Come un branco. Uno si avvicinava alla vittima, le rubava il telefono e poi lo passava, senza farsi vedere, all’amico. E così via. Una «catena» azionata più volte in pochi minuti. Per l’esattezza tre, proprio come il numero dei pendolari scippati sul treno regionale Milano-Brescia. Ma il gruppetto è finito nei guai, quando alla stazione di Romano di Lombardia sono intervenuti gli agenti della Polizia locale del comune bergamasco e la Polizia ferroviaria di Treviglio, competente di quel tratto. Si tratta di ragazzini minorenni, tra i 15 e i 17 anni, tutti quanti con origini nordafricane. Cinque di loro sono residenti nel Bresciano, tra le città di Chiari e Rovato, mentre il sesto nel Milanese.
Il fatto
L’episodio è avvenuto venerdì scorso, nel primo pomeriggio, sul treno che da Milano viaggiava verso Brescia. I componenti del gruppo, che ha agito come una vera e propria baby gang, sono tutti minorenni. Adolescenti, che hanno preso di mira ragazzi (maggiorenni) di poco più grandi di loro. Il loro modus operandi è risultato chiaro. Entrano in azione insieme: qualcuno distrae la vittima designata, mentre uno di loro le sfila il telefono cellulare; poi lo passa a un amico, che a sua volto lo passa a un altro.
In questo modo, quando il derubato si accorge del furto, il ragazzino che ha commesso lo scippo, non è più in possesso della refurtiva. Ma questa volta, proprio a causa dei tre episodi ravvicinati, i pendolari hanno avvisato il capotreno, che ha chiamato subito le Forze dell’ordine.
La denuncia
All’altezza della stazione di Romano di Lombardia, sul treno, che è stato fermo per circa un’ora causando non pochi disagi agli altri pendolari, sono intervenuti gli agenti della Polizia locale e della Polfer di Treviglio. I sei ragazzini sono stati immediatamente identificati e, una volta accertati gli episodi, sono stati denunciati per furto con destrezza e interruzione di pubblico servizio. Uno di loro, infine, è finito nei guai anche per aver fornito false generalità.
La refurtiva è stata recuperata e le vittime sono rientrate in possesso dei loro telefoni. Questa volta gli agenti e il capotreno, in collaborazione con le persone derubate, sono riusciti a fermare il gruppetto. Anche se il fenomeno, in modo particolare da un punto di vista sociale, resta decisamente grave. Un fenomeno sul quale è importante intervenire.
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