Sciopero taxisti in città: «Armi pari con Uber e multinazionali»

Braccia incrociate dalle 8 alle 22 di oggi, garantita mobilità per disabili e verso gli ospedali
TAXISTI IN SCIOPERO
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Continua il braccio di ferro tra tassisti e Governo sulla controversia con Uber e gli Ncc, i noleggi con conducente. I sindacati hanno indetto un nuovo sciopero generale per indirizzare il tavolo tecnico verso un’effettiva discussione sul riordino del settore.

A Brescia, come nel resto d’Italia, gli autisti hanno incrociato le braccia dalle 8 alle 22 di martedì. A spiegare le motivazioni della mobilitazione è stato Fabio Leviani, rappresentante di categoria Uri Taxi: «Non abbiamo paura della concorrenza, ma c’è bisogno che tutti abbiano armi pari. Noi abbiamo tariffe regolamentate, orari definiti e una responsabilità nel trasporto, mentre con Uber il costo della corsa può variare e si può persino decidere chi trasportare».

Dalle prime ore del mattino si sono registrati ritardi e difficoltà per gli utenti, che hanno trovato i taxi fermi, ma sono stati garantiti trasporti di emergenza e mobilità per disabili, come riferisce un conducente: «Questa mattina abbiamo informato i clienti dello sciopero, ma hanno compreso le nostre ragioni. Inoltre garantiamo il servizio di mobilità verso gli ospedali e i trasporti per i disabili».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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