Sciopero generale: i trasporti si fermano 4 ore, le altre categorie 8

La Cisl di Brescia, in linea con la posizione nazionale, ha ribadito che non prenderà parte alla giornata
SCIOPERO, MA DI 4 ORE
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«Non è uno sciopero contro questo governo, ma sarà l'inizio di una grande mobilitazione affinché cambino le cose». Ne è convinto Mario Bailo, segretario generale di Uil Brescia, alla vigilia della giornata di protesta prevista per domani, venerdì 17 novembre. 

Dopo un lungo braccio di ferro tra i sindacati e il vice premier Matteo Salvini, lo sciopero dei trasporti si riduce anche nel Bresciano da otto a quattro ore circa: Cgil e Uil hanno, alla fine, deciso di attenersi all'ordinanza del Mit, dicono, per tutelare i lavoratori dalle possibili sanzioni. Confermato invece lo stop di otto ore per le altre categorie, dalla scuola alla sanità, compresa la pubblica amministrazione.

E sulla questione spinosa dello scontro con il ministro dei Trasporti si è soffermato anche il segretario generale per Brescia della Cgil, Francesco Bertoli: «Lo sciopero va mantenuto pure in forma ridotta perché nell'intimidazione che il ministro ha fatto nei confronti dei lavoratori ha chiaramente ricordato che chi non rispettava la progettazione aveva anche delle sanzioni pesanti. Noi saremo comunque presenti con un presidio su Brescia nella mattinata, di fronte alla Prefettura, dalle 9 alle 11, e ricorderemo gli elementi che ci hanno portati allo sciopero».

Le motivazioni

I motivi della protesta sono ormai noti: dalla riforma delle pensioni al fisco, dai salari troppo bassi al rinnovo dei contratti. Ma alcuni punti tiene a precisarli Bailo (Uil): «Se mi riferisco ai giovani poi non c'è una riga nella Manovra in cui si parli di ridurre la precarizzazione e la flessibilità in questo Paese, come addirittura non c'è una riga della legge di bilancio sulla sicurezza - e sulla morte - sul lavoro. Ma al contempo ricorderemo gli elementi che, come dire, sono emersi in questi giorni rispetto al diritto allo sciopero». 

Dal canto suo la Cisl di Brescia in linea con la posizione nazionale ha ribadito che non prenderà parte alla giornata di sciopero generale. Il perché lo ribadisce il segretario provinciale Alberto Pluda: «Noi diciamo che in questo momento fare uno sciopero generale nei confronti di una Manovra di bilancio che mette a disposizione importanti risorse per le fasce più deboli sia lo strumento sbagliato nel momento sbagliato, perché rischia di creare delle tensioni all'interno dei luoghi di lavoro».

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