Sciopero del trasporto pubblico locale: è il sesto in cinque mesi a Brescia
Sei scioperi in cinque mesi. È questa la misura della tensione e del dissenso vissuti nel microcosmo del trasporto pubblico locale di Brescia. L’ultima protesta trae spunto dallo sciopero nazionale del comparto ma da Roma si ramifica sul territorio intersecando gli allarmi che da tempo riecheggiano nel Bresciano.
Secondo Cobas, Or.Sa. e Usb – i sindacati che hanno indetto il primo sciopero dell’anno – a incrociare le braccia oggi è stato quasi l’80% dei conducenti degli autobus di Brescia Trasporti. Una partecipazione massiccia che ricalca le adesioni passate alle proteste. Le emergenze, d’altronde, sono le stesse ribadite a più riprese dagli addetti ai lavori: sicurezza sul lavoro e migliori condizioni, stipendio compreso.
Il teatro del presidio è ancora una volta il piazzale antistante l’ufficio mobilità del Comune di Brescia. È qui che, nonostante il numero esiguo di lavoratori per la partecipazione alla manifestazione nazionale a Roma, si è data appuntamento una delegazione di dipendenti della municipalizzata. Nonostante l’invito, però, i lavoratori non sono stati ricevuti dal vicesindaco e assessore delegato Federico Manzoni.
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