Sciopero Cgil e Uil, migliaia di lavoratori in piazza Vittoria: «Il Governo ci ascolti»

Presente anche il segretario nazionale della Uil Pierpaolo Bombardieri: «Brescia chiede al governo di ascoltare chi è in difficoltà»
  • I manifestanti in piazza Vittoria
    I manifestanti in piazza Vittoria
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    I manifestanti in piazza Vittoria
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«Questa piazza di Brescia è la migliore risposta ai tentativi del ministro Matteo Salvini di zittirci. I lavoratori devono sapere che non sono soli, i sindacati ci sono, difenderanno i lavoratori e si prenderanno la responsabilità di organizzare ancora manifestazioni del genere». Esordisce così, con toni accesi ad arringare piazza Vittoria, il segretario regionale della Cgil Alessandro Pagano.

E la risposta alla chiamata di Cgil e Uil è in effetti massiccia: sono oltre 6mila le persone che hanno sfilato nel centro città per arrivare all’ombra del Torrione. Un’onda blu e rossa a simboleggiare i colori dei due sindacati, che negli ultimi mesi hanno avviato una vera e propria campagna nazionale di mobilitazioni che ha portato a ripetuti scontri col governo Meloni.

Autisti, dipendenti pubblici, operai e lavoratori della sanità, metalmeccanici e addetti alla ristorazione: in piazza Vittoria sono arrivati pezzi interi di mondo del lavoro bresciano. L’ospite più atteso è però il segretario nazionale della Uil Pierpaolo Bombardieri, che torna sulle tensioni col governo: «Si continua a provare ad impedire un diritto riconosciuto dalla Costituzione. Non può esserci qualcuno che dica “non si può fare” se agiamo nel rispetto della legge. Quella di oggi a Brescia è una richiesta al governo ad ascoltare chi è in difficoltà e chi non è d’accordo».

E mentre impazzano le polemiche «restano, anche a Brescia, i problemi cronici di questo Paese: bassi salari, rinnovo dei contratti, perdita di potere d’acquisto, sicurezza sul lavoro, le condizioni peggiorative delle pensioni di domani dei giovani di oggi. L’emergenza sanitaria del Covid, soprattutto in queste zone, non ha insegnato niente».

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