Schianto con due morti in Brebemi: condanna dimezzata
Non è stata solo colpa sua. Per questo la pena che era stata inflitta in primo grado, processo celebrato con rito abbreviato, dal tribunale di Bergamo ad un 38enne bresciano è stata dimezzata dalla Corte d’Appello di Brescia.
Nella drammatica catena di eventi che il 15 febbraio 2017 sull’autostrada BreBeMi, all’altezza di Calcio, in provincia di Bergamo, ha portato alla morte di due idraulici bergamaschi, due 41enni amici da una vita e soci nel lavoro rispettivamente di Calcio e Cividate al Piano hanno avuto un ruolo anche la manovra effettuata dalle due vittime e il parcheggio dell’autista straniero che aveva fermato il suo tir in corsia di emergenza.
I giudici hanno accolto la tesi degli avvocati Luigi Frattini e Enrico Mastropietro, portando la condanna per omicidio stradale da 1 anno e 8 mesi a 10 mesi e 20 giorni, riducendo la sospensione delle patente a 18 mesi invece dei 24 fissati in primo grado e stabilendo che della condanna non sia fatta menzione nel certificato penale.
Quel giorno l’imprenditore bresciano, rientrando in corsia centrale dopo un sorpasso, aveva urtato il furgone Mercedes Sprinter dei due idraulici che era finito contro un autoarticolato parcheggiato. Simone Pagani e Roberto Pizzetti erano morti sul colpo. Gli avvocati dell’imprenditore, supportati da perizie tecniche, hanno spiegato che, immettendosi dal casello di Calcio in direzione Milano, il furgone sarebbe andato direttamente sulla corsia centrale senza accorgersi della Bmw che sopraggiungeva a velocità elevata e che lo aveva tamponato facendolo finire contro il camion fermo.
Non solo. Secondo gli avvocati dell’imprenditore il tir non doveva essere parcheggiato in quel punto dato che non si trattava di una fermata di emergenza ma di una sosta programmata dato che i due autisti stavano dormendo da diverse ore. Una situazione che secondo gli avvocati Frattini e Mastropietro configura la casistica prevista dal comma sette dell’articolo 589 bis del codice pensale sull’omicidio stradale che prevede appunto una riduzione della pena se la responsabilità non è esclusivamente del colpevole.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato