Sassi e bottiglie contro la volante circondata da trenta persone

Sabato notte in via Ziziola la pattuglia della Polizia di Stato si è dovuta allontanare per evitare il peggio
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La Volante circondata da venti, forse trenta persone. Sulla carrozzeria della Bravo con la livrea azzurra della Polizia di Stato rimbalzano le bottiglie di vetro e altri oggetti più pesanti, probabilmente sassi, lanciati da ogni direzione. Gli agenti chiedono aiuto via radio ma tutte le pattuglie sono impegnate su altri interventi, ci vorrà almeno qualche minuto prima che possano arrivare a dare supporto ai colleghi.
 
Quando il lunotto posteriore va in frantumi i poliziotti non hanno più dubbi. Ingranano la marcia e si allontanano. «Questa volta, per fortuna, non si è fatto male nessuno» raccontano a mezza voce i colleghi degli agenti coinvolti nella vicenda. Sono stati attimi di altissima tensione quelli vissuti sabato notte attorno alle 2 da un equipaggio della Volante della Questura nei pressi del Social, locale notturno di via Ziziola.
 
Alla centrale operativa era arrivata poco prima la segnalazione della necessità di un intervento all’interno del locale, dove c’era stata una lite, che i poliziotti hanno portato a termine senza problemi. La situazione è precipitata dopo, quando si è trattato di riprendere il servizio di pattuglia. Stando a quanto riferito da alcune persone che hanno assistito alla scena mentre gli agenti erano all’interno del locale numerose persone si sono radunate nei pressi della vettura di servizio. In via Ziziola il traffico era praticamente bloccato, la Bravo della Polizia procedeva a passo d’uomo. 
 
Quello che è accaduto dopo non è ancora del tutto chiaro. Sembra che mentre transitava la volante sia scoppiato un diverbio tra alcuni stranieri, di etnia africana. All’improvviso dal gruppo è partita una bottiglia che è andata in frantumi a meno di un metro dalla pattuglia. Uno degli agenti è sceso e ha chiesto alle persone più vicine se qualcuno avesse visto da dove era partito il lancio ma come risposta ha avuto solo dei cenni negativi. In pochi istanti numerose altre persone hanno cominciati ad avvicinarsi alla macchina di servizio e il poliziotto che era uscito è rientrato nell’abitacolo. Questione di attimi e sulla volante ha cominciato a piovere di tutto: monete, bottiglie e anche dei sassi. Dai finestrini hanno visto almeno una ventina di persone avvicinarsi e hanno subito chiesto aiuto alla sala radio: le altre pattuglie erano impegnate e sarebbero serviti alcuni minuti prima che potessero arrivare in supporto.
 
Quando gli agenti hanno sentito il lunotto posteriore andare in frantumi hanno capito di non potere aspettare oltre e che la priorità, in quel momento, era mettersi in sicurezza. Chiedendo strada con i lampeggianti sono riusciti ad allontanarsi e ad arrivare in questura dove hanno esaminato i danni alla «pantera»: oltre al lunotto sfondato anche numerose ammaccature sul tetto e sul cofano, segno di un lancio di oggetti davvero fitto.
 
«I colleghi non hanno avuto alternativa, si tratta di agenti esperti con molti anni di Volante a Brescia alle spalle - raccontano in via Botticelli - che sono riusciti a limitare al massimo i danni in una situazione che poteva complicarsi ancora di più».
 
Quello dell’altra notte purtroppo non è un esempio isolato. «Nell’ultimo anno diversi di noi hanno dovuto essere medicati in pronto soccorso per le conseguenze di quello che accade durante gli interventi sulla strada, - spiega ancora un uomo in divisa -. Contusioni e piccole ferite che però ci fanno sentire nel mirino come a Brescia difficilmente era capitato. L’esasperazione sfocia, purtroppo, anche contro le forze dell’ordine». Solo poche parole, poi la volante riparte, riprende il suo giro e si prepara al prossimo intervento.

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